In occasione della fiera Ecomondo, diversi laboratori dedicati ai più piccoli

Dopo il successo della mostra-laboratorio dedicata alla didattica per bambini, “Bimba mia Bimbo mio”, tenutasi a Ravenna presso il Pala De Andrè il 17 ottobre scorso, l’Ecomuseo della Civiltà Palustre trasferisce i suoi laboratori didattici a Rimini.
In occasione dell’Ecomondo, 14a Fiera internazionale del recupero di materia ed energia, e dello sviluppo sostenibile, l’Ecomuseo della Civiltà Palustre partecipa dal 3 al 6 novembre all’evento dedicato ai più piccoli: Ecomondo Education, rassegna di attività educative sui temi dell’ecologia che Ecomondo, in collaborazione con Ambiente Festival, propone alle scuole. Allestito nel centro storico riminese, l’evento coinvolge il Museo della Città e il Palazzo del Podestà oltre a spazi esterni appositamente attrezzati, che tutti assieme formano un percorso ludico-didattico per bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni, interamente dedicato ai temi ambientali. Lo scopo è quello di stimolare i cittadini più giovani ad adottare buone pratiche e stili di vita ecologici utili a garantire alle nuove generazioni uno sviluppo sostenibile.
L’Ecomuseo della Civiltà Palustre – che sposa perfettamente tali obiettivi e da anni porta avanti politiche di sostenibilità, filiera corta, riciclo-riutilizzo, nonché la riscoperta del gioco creativo autoprodotto – propone due laboratori didattici inseriti nella sezione biodiversità e riciclo dei materiali. Si tratta di “Mani che intrecciano”, laboratorio di manipolazione dell’erba di valle che permette ai bambini di creare una stuoietta in materiale vegetale e del “Giocattolario romagnolo”, percorso mirato alla costruzione di giochi inventati e totalmente realizzati dai bambini stessi.
A dimostrazione dell’apprezzamento della proposta didattica offerta, oltre 20 classi per un totale di 300 bambini hanno prenotato i laboratori proposti dall’Ecomuseo per Ecomondo Education.

Inoltre, nel fine settimana del 6 e 7 novembre l’Ecomuseo sarà presente anche alla Fiera Internazionale del Cavallo di Verona con uno stand che proporrà la cultura della Bassa Romagna e delle valli del Delta del Po grazie a manufatti etnici romagnoli e dimostrazioni pratiche della lavorazione tradizionale delle erbe palustri.