
Elisabetta, al 6° mese gravidanza, invitata a consumare in piedi al bancone in un noto locale della riviera cervese. “Avevo chiesto di sedermi per riposare solo 10 minuti”. Il titolare “Le scuse erano in programma”
Una vicenda che lascia perplessi. E’ quella che vede coinvolta una coppia di Fusignano ed il gestore di un noto locale della riviera cervese. Tutto ha inizio per un tavolo, al quale la coppia formata da Patrick Guerrini e dalla moglie Elisabetta, incinta di 6 mesi, voleva fermarsi per fare una breve sosta al rientro da una passeggiata. Era il 30 maggio, domenica, compleanno di Elisabetta. La coppia per festeggiare pranza in un ristorante a Milano Marittima e poi si concede una passeggiata sul lungomare. Sono le 17 quando decidono di fermarsi a bere qualcosa e riposare prima di iniziare il rientro. Arrivano al locale ma, nonostante i tavoli in gran parte vuoti, vengono invitati a consumare al bancone perchè tutti i posti risultavano prenotati. “Al telefono avevano risposto che non era possibile effettuare prenotazioni- racconta Patrick che proviene da una famiglia di gestori di bar e attività di ristorazione. “Quando siamo stati li il titolare ci ha detto che le prenotazioni venivano raccolte in loco ed era tutto occupato. Abbiamo chiesto di poter stare anche soltanto 10 minuti, il tempo di bere un analcolico e dare a mia moglie, incinta, la possibilità di riposare. Non c’è stato nulla da fare. Abbiamo preso un analcolico al banco e ci siamo seduti su molo”. A casa Elisabetta decide di scrivere una recensione lamentando l’esperienza negativa e, a distanza di alcune ore, arriva la replica del titolare “Non voglio dire che eravate brutti come pochi, ma le regole da noi sono queste. Il tavolo ha un prezzo. L’analcolico lo bevi in piedi”. Entrambi i commenti poi sono stati cancellati. “Ognuno nel proprio locale può fare ciò che vuole – commenta Patrick. “ma non capisco l’offesa che non c’entra nulla e che entrambi troviamo fuori luogo. Ho lavorato anche io nel settore, so che a volte si è stanchi e un errore si può fare. Ma c’è sempre tempo per rimediare. Sarebbero bastate delle scuse”. Scuse che il titolare del locale ha dichiarato di volger porgere ma non subito, per dare modo alla signora Elisabetta – della quale pare non si fosse accorto dello stato di gravidanza – di “sviluppare la sua rabbia”. “A quanto pare il nostro è stato solo uno dei vari commenti negativi pubblicati sul locale – continua Patrick. “Di fonte a questi atteggiamenti spesso si tende a lasciare perdere dando modo alla prepotenza di continuare. Ma stavolta, considerato le modalità con le quali la vicenda si è svolta, abbiamo deciso di intervenire. Quello che ci dispiace – conclude – è che per colpa di alcuni venga messa in dubbio l’ospitalità che caratterizza il nostro territorio. Fra l’altro il titolare ha anche dichiarato che eravamo li dalla mattina quando in realtà eravamo da un’altra parte, come possono dimostrare le foto. Da una persona capace di dire il falso non mi aspetto certo delle scuse”.