Grazie al contributo della Soprintendenza arrivano ottime notizie per il recupero, la conservazione e la valorizzazione di alcuni tra i più significativi rinvenimenti archeologici di Cervia

I mosaici di san Martino prope litus maris e i legni delle saline romane, rinvenimenti archeologici tra i più importanti del territorio cervese degli ultimi decenni, stanno finalmente per essere resi fruibili al pubblico. La Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini ha, infatti, ottenuto un importante finanziamento di 150.000€ attraverso i fondi della programmazione straordinaria per le annualità 2021-2023 per attuare la messa in sicurezza e il restauro di questi reperti.

I mosaici di san Martino, rinvenuti tra il 1989 e il 1991 nell’area podere Mariona di Cervia, al limitare delle saline, sono già stati, in parte, oggetto di interventi conservativi che hanno consentito una loro parziale esposizione, dal 2015, al Musa della città del sale. Al museo sono attualmente visibili tutti i tappeti musivi della chiesa fino ad oggi restaurati, altrettanto materiale, però, era da tempo in attesa di essere ricomposto e di essere esposto al pubblico. Grazie al finanziamento ottenuto dalla Soprintendenza sarà, quindi, possibile completare il lavoro, coinvolgendo anche i restanti tappeti musivi così da poter finalmente osservare, nella sua interezza, la magnifica pavimentazione della chiesa del sesto secolo.

I legni delle saline romane, invece, furono rinvenuti nel 2015, e costituiscono la prima testimonianza storica dell’attività di produzione del sale nel territorio cervese, tanto che il Comune di Cervia, vista la loro importanza, nel 2021, aveva già dato avvio a alcuni interventi conservativi. Sui rinvenimenti delle antiche saline sono state portate a compimento anche diverse analisi finanziate dal Comune della città del sale che, a seguito del grande lavoro di un importante gruppo di esperti del settore, hanno dato vita a “La salina romana e il territorio di Cervia. Aspetti ambientali e infrastrutture storiche”, un’importante pubblicazione curata da Chiara Guarnieri, allora riferimento della Soprintendenza per il Comune di Cervia. Con lei, l’amministrazione comunale di Cervia ha iniziato il suo percorso archeologico all’interno del Musa.

I restauri finanziati dalla Soprintendenza consentiranno, così, di portare a compimento queste prime operazioni, garantendo il pieno recupero di tutte queste strutture, tanto significative per la storia del territorio pur nella loro apparente semplicità. I lavori sono stati da poco avviati e vedranno, presumibilmente, la loro conclusione entro la fine del 2024.

In merito al restauro dei tappeti musivi di san Martino prope litus maris e dei legni della salina romana, si è espresso Massimo Medri, sindaco di Cervia, con le seguenti parole: “È per noi una grandissima soddisfazione poter contare sulla restituzione alla città i questi ‘gioielli’ che, con orgoglio, andremo a valorizzare nel migliore dei modi, per offrire a cittadini e a turisti la meraviglia della nostra storia. Ringrazio la Soprintendenza che ci accompagna costantemente nella riscoperta delle nostre origini e nella valorizzazione dei reperti. I restauri, uniti alla valorizzazione espositiva, andranno a favore della comunità locale, ma saranno di grandissima importanza sia per tutto il territorio regionale che nazionale”, ha concluso il primo cittadino della città del sale.