E’ morta la bimba romena per la quale si era mobilitato anche un imprenditore lughese
Non ha purtroppo avuto un lieto fine la storia di Bubulina, la bimba romena di 2 anni e mezzo colpita da una grave forma di leucemia quando aveva appena 10 mesi. Per lei si era mobilitato anche un imprenditore lughese, Gabriele Utignani, titolare di un’azienda anche in Romania, che aveva trovato un oncoematologo dell’ospedale San Matteo di Pavia disposto a tentare quell’impresa che altri specialisti avevano ritenuto troppo disperata anche solo da intraprendere.
Marina Denisa Botofan, questo il vero nome della piccola, era arrivata in Italia a fine ottobre e aveva terminato un ciclo di terapia, ma questa mattina è deceduta.
Utignani aveva conosciuto Adina, la mamma, in Romania, quando già i medici di Bucarest non le avevano lasciato speranze. Bubulina, infatti, era stata sottoposta a chemioterapia e a un ricovero ospedaliero di 9 mesi che avevano portato alla remissione della malattia, che dopo qualche mese si era ripresentata. Nel giugno di quest’anno la bimba era stata nuovamente ricoverata, ma questa volta le cure non avevano avuto effetto e qualche settimana fa era stata dimessa dall’ospedale di Bucarest perché trascorresse gli ultimi giorni a casa.
La mamma non aveva voluto arrendersi ed è stato a questo punto che è entrato in scena l’imprenditore lughese. “Io e i miei colleghi non siamo riusciti a rimanere indifferenti a questa storia e abbiamo chiesto aiuto a molti primari di oncoematologie pediatriche in tutta Europa. Ma le risposte erano sempre le stesse: troppo tardi, troppo grave, troppi rischi. Poi una sera suona il telefono e all’altro capo c’è il professor Marco Zecca del San Matteo, che dà la sua disponibilità a prenderla in carico facendo un primo ciclo di cure con un chemioterapico studiato per i pazienti pediatrici che non reagiscono alle cure tradizionali”. Se avesse reagito, si sarebbe passati al trapianto di midollo da un genitore, perché non ci sarebbe stato il tempo di aspettare un donatore compatibile.
I costi erano alti – circa 130mila euro – e per questo Utignani aveva dato il via a una raccolta fondi anche qui in Romagna. Purtroppo, la gara di solidarietà non è servita a salvare Bubulina.