
L’amministrazione stanzia 100.000 euro per collocare i bambini di nido e scuola di infanzia. Per le elementari due proposte ancora aperte
I genitori dei piccoli che frequentano il nido di infanzia all’istituto parificato Maria Ausiliatrice di Lugo e che da settembre, a causa dell’annunciata chiusura della scuola, resteranno senza classe hanno tempo fino al 13 maggio per iscrivere i loro figli in altre scuole. La soluzione individuata dal Comune di Lugo per mitigare l’impatto di questa novità piovuta sulle famiglie e sul corpo insegnanti dell’Istituto all’improvviso, all’inizio di aprile, è nella delibera approvata all’unanimità nei giorni scorsi e che si articola in tre azioni tramite lo stanziamento di 100 mila euro, disponibili dall’avanzo di bilancio vincolato al Comune di Lugo dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. La prima azione, presentata dal primo cittadino, Davide Ranalli, prima ai genitori e poi pubblicamente attraverso una conferenza stampa, è l’ampliamento nei nidi Europa e Corelli la cui capienza sarà integrata da 17 nuovi posti per bambine e bambini dai 12 ai 36 mesi e passerà così dagli attuali 146 posti ad un massimo di 163. La seconda riguarda l’azzeramento della lista d’attesa per le domande dei bambini da 12 a 36 mesi arrivate nei termini del bando ordinario per l’anno scolastico 2022-2023. La terza, infine, è l’attivazione di un bando straordinario, riservato in via prioritaria ai residenti a Lugo, per i nidi Europa e Corelli individuando come destinatari di questo bando i bambini e le bambine nati negli anni 2020 e 2021 già iscritti per l’anno scolastico 2022-2023 al nido d’infanzia Maria Ausiliatrice e che quindi si sarebbero trovati esclusi dalla possibilità di essere accolti in un nido d’infanzia comunale. Resta aperto invece il problema delle classi elementari. Nei giorni scorsi i genitori degli alunni hanno incontrato il Sindaco che si è reso disponibile a favorire il dialogo fra famiglie e Provveditorato agli Studi, destinatario di una delle richieste formulate oltre 2 settimane fa. Le strade individuate e fissate nel verbale di chiusura della riunione che ha coinvolto anche il Solco, la cooperativa che gestisce la Maria Ausiliatrice e che, a causa delle difficoltà di bilancio, non riaprirà l’istituto a settembre, sono due. La prima delle proposte vede in primo piano l’Istituto San Giuseppe, al quale è stato chiesto di accogliere in toto, nelle aule messe a disposizione per le future quarte e quinte, sia gli alunni sia i docenti dell’Istituto Santa Maria Ausiliatrice per garantire continuità. La seconda proposta, divenuta opzione di punta, coinvolge direttamente il Provveditorato agli studi di Ravenna, al quale viene chiesto di poter identificare spazi adeguati in cui accogliere studenti e insegnanti con l’auspicio che si possano far confluire i gruppi classe su Scuole Statali, creando triangolazione con alcuni Istituti del Lughese per ciò che concerne i possibili spazi. Su questi due punti i genitori stanno ancora aspettando risposte.