
Il messaggio del capogruppo Andrea Maestri
“Il suicidio avvenuto nella casa circondariale di Ravenna rappresenta un dramma personale, umano ed esistenziale, rispetto al quale è giusto rimanere in rispettoso silenzio”. Con queste parole il capogruppo Pd Andrea Maestri invia alla famiglia del detenuto “il più sincero sentimento di cordoglio”.
Dopo la tragedia avvenuta questa mattina nel carcere cittadino, Maestri invita i consiglieri comunali a una riflessione pubblica. Il consiglio comunale di Ravenna, nella seduta di giovedì, discuterà il Regolamento delle funzioni di garante delle persone private della libertà personale.
“In quella sede, noi che abbiamo promosso con un ordine del giorno l’istituzione della figura del garante, insisteremo perché il ministro della Giustizia prenda provvedimenti urgenti e non più rinviabili per evitare l’attuale condizione di sovraffrollamento del carcere ravennate. E’ una situazione che, se pure migliorata con l’avvento della nuova direzione
dell’istituto, continua ad avere caratteristiche di emergenza, sia per il personale che ci lavora sia per i detenuti”.
“Più in generale – prosegue Maestri – occorre che tutta la comunità e tutti i soggetti istituzionali, compresa la magistratura penale, si adoperino per limitare l’applicazione della misura custodiale in carcere come extrema ratio (come la legge prevede), favorendo le misure limitative della libertà extracarcerarie. Non dobbiamo dimenticare i principi costituzionali sottesi all’irrogazione delle pene e la fondamentale funzione di recupero e reinserimento sociale che le pene devono assicurare, affinché il carcere non si trasformi in una discarica sociale e produca ulteriore disagio, esclusione, marginalizzazione, criminalità. Pene certe e severe devono essere scontate in luoghi in cui sia rispettata la dignità della persona umana. Per quanto compete al Comune, lavoreremo perché la figura del garante favorisca questi principi e porti concreti miglioramenti”.