Matteucci: “Qui capacità commerciali e produttive che hanno portato ad avere utili anche in quest’anno di crisi mondiale”
Il Sindaco Fabrizio Matteucci e l’Assessore alle Attività produttive Matteo Casadio intervengono in merito alla vicenda della Nuova Pansac.
“Che lo stabilimento della Nuova Pansac di Ravenna non fosse considerato strategico nel piano di risanamento e ristrutturazione del gruppo – affermano – lo avevamo capito già prima dell’estate, nel momento in cui il piano stesso fu presentato a Roma presso il Ministero nelle sue linee essenziali”.
“Da subito, in accordo con la posizione dei sindacati, abbiamo ribadito ai vertici dell’azienda che l’obiettivo per Ravenna doveva e deve essere il mantenimento del sito produttivo a Ravenna e dei livelli occupazionali. Abbiamo dimostrato, nei fatti, di voler difendere questa posizione. Per questo motivo ci siamo subito mossi per evitare che, sull’area dove sorge lo stabilimento, potessero scatenarsi appetiti speculativi che avrebbero definitivamente affossato qualsiasi ipotesi di mantenimento del sito. Per questo abbiamo modificato le norme del piano regolatore”.
“Allo stesso tempo ci siamo mossi per sensibilizzare il territorio e verificare un eventuale interesse all’interno del sistema imprenditoriale a subentrare nello stabilimento di Ravenna proprio nella convinzione delle innegabili ‘capacità commerciali e produttive che l’hanno portato ad avere utili anche in quest’anno di crisi mondiale’. E’ evidente che l’auspicio è quello del coinvolgimento di realtà produttive che facciano sul serio e che abbiano dimensioni, esperienze e conoscenze tali da valorizzare effettivamente le potenzialità industriali del sito ravennate, quindi know how, competenze ed efficienza che a Ravenna sono il vero valore aggiunto”.
“Ma è altrettanto evidente che qualunque imprenditore interessato deve essere in grado di valutare direttamente e concretamente se tali potenzialità industriali giustifichino l’investimento, tenendo conto del fatto che siamo ancora nel pieno degli effetti della crisi. Abbiamo chiesto all’azienda di garantire, quindi, disponibilità allo scambio di tutte le informazioni utili con chiunque fosse interessato e abbiamo ricevuto in questo senso risposta positiva, pur a condizione che il Tribunale conceda l’omologa al piano di risanamento. Ci pare di poter dire che in questa fase ognuno stia facendo la sua parte, a partire dai lavoratori i quali, nonostante l’innegabile precarietà della situazione, stanno dimostrando, una volta di più, un altissimo senso di responsabilità. E anche questo rappresenta un ulteriore punto di forza dello stabilimento ravennate”.