
L’intervento di Giovanna Benelli, consigliere provinciale Pdl
“Per avere più donne negli organi elettivi non bastano le quote rose. Serve una norma di garanzia da inserire direttamente negli statuti dei partiti affinché le donne possano entrare negli organi che decidono l’ordine di lista e la scelta dei collegi”. Lo dichiara Giovanna Benelli, consigliere provinciale del Pdl, membro del consiglio direttivo dell’Upi e della Consulta delle Pari opportunità nazionali. Benelli presenterà un ordine del giorno per chiedere la modifica degli statuti dei partiti lunedì prossimo all’Assemblea nazionale delle elette.
“Con il mio ordine del giorno – spiega Benelli – si chiede che negli organi collegiali dei partiti sia rappresentato al 50% ciascuno dei due sessi. Qualora nelle liste per i vari congressi provinciali o comunali non ci fossero sufficienti candidate femminili a coprire tutti i seggi, la mia proposta è che questi rimangano vuoti. Chiedo inoltre che tra i criteri di ripartizione dei finanziamenti pubblici ai partiti sia inserita in ottica premiale, penalizzante in caso contrario, una quota aggiuntiva legata alla presenza femminile fra gli eletti”.
“Il mio ordine del giorno sarà votato prima durante l’Assemblea delle elette e il giorno successivo sarà presentato all’Assemblea plenaria alla quale parteciperà anche il presidente Berlusconi”. “Raggiungere questo obiettivo significherebbe fare qualcosa di concreto per colmare il deficit di rappresentanza femminile che nelle istituzioni del nostro Paese è ancora troppo elevato. Secondo il World Economics Forum’s Global Gender Gap, il rapporto che stabilisce l’indice di come i vari Paesi rapportano le proprie risorse e opportunità tra uomini e donne della propria popolazione, infatti, l’Italia è scesa dal settanduesimo al settantaseiesimo posto”.