
Ancisi (LpRa) rende pubblica la lettera inviata da Preda nel 2007
Come nei migliori romanzi di genere, Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna e presidente della Commissione d’indagine sul disavanzo del Consorzio per i servizi sociali, centellina i colpi di scena. Il ‘giallo’ è quello della lettera con cui il presidente del disciolto Consorzio, Aldo Preda, nell’ottobre 2007, avvertiva il sindaco Fabrizio Matteucci della grave situazione in cui versava il bilancio dell’ente, messo a dura prova – dal 2005 – dai tagli delle Finanziarie nazionali e dal mancato aumento di trasferimenti da parte del Comune, comunicando anche la necessità di spostare costi da un anno all’altro. Preda avrebbe, insomma, dato l’allarme su quello che sarebbe diventato il ‘buco’ da 9 milioni e mezzo di euro scoperto solo al momento della liquidazione.
L’ultimo coup de theatre è che ci sarebbero due lettere di identico contenuto ma con una sostanziale differenza: in una, quella entrata da tempo in possesso di Ancisi, c’è la firma autografa di Preda. Nell’altra, quella consegnata dal sindaco, attraverso il direttore generale Boattini, alla Commissione, no.
Il giallo della lettera è reso tale anche dal fatto che la sua esistenza era ignorata dallo stesso Matteucci, che, come ha spiegato qualche giorno fa, l’ha scoperta nel corso di una riunione tecnica, dando poi mandato al direttore generale di cercarla. La ricerca non sarebbe stata facile e la missiva sarebbe stata trovata, infine, all’interno della memoria di un pc.
Ora, Ancisi ha reso noto il contenuto della lettera, allegando alla sua nota anche una scansione, con tanto di firma di Preda (anche se la sigla è difficilmente leggibile). “Il contenuto – sottolinea il capogruppo di LpRa – dimostra che qualcuno, tra gli organi politici del Consorzio, sapeva del ‘trascinamento’ di una parte delle uscite da un anno all’atro e ha contribuito a occultare il disavanzo di ciascun esercizio”. La conseguenza che ne discende è, come sostenuto da Ancisi nella sua relazione, che il direttore Savorelli non può essere l’unico responsabile del ‘buco’.
Ma la lettera è importante anche per un’altra ragione, dal momento che aiuta a risalire, almeno in parte, alle cause del disavanzo. “Il trascinamento delle uscite all’anno successivo, noto dal 2002, era stato relativamente contenuto fino al 2005, più o meno sui 500 mila euro – afferma Ancisi -. Nella mia relazione, ho scritto che ‘si nota l’esplosione del fenomeno nel 2005, con notevoli incrementi progressivi negli anni successivi, salvo una riduzione, peraltro modesta, nel 2008, ‘in concomitanza con gli introiti legati al Fondo per la non autosufficienza’ (Boattini), cioè entrate straordinarie dallo Stato e dalla Regione a beneficio della gestione di servizi anche di competenza del Consorzio’. Preda, appunto, rivela che ‘la difficile situazione economico/finanziaria in cui versa il Consorzio…risale alla fine del 2005’ e ne spiega le ragioni: ‘il duro colpo assestato dal Governo al Fondo sociale, capace di ridurre di almeno 500.000 euro i trasferimenti regionali previsti con il Piano di Zona, il rinnovo del contratto di lavoro delle Cooperative sociali…per un impegno complessivo di oltre 200.000 euro, l’entrata in vigore del Nuovo Regolamento per l’assistenza economica e sociale in virtù del quale sarebbe diminuita la contribuzione degli utenti e dei loro famigliari ai servizi prestati…per l’esercizio 2006, il Consorzio avrebbe potuto disporre di risorse inferiori rispetto al consolidato 2005 di circa…900.000 euro’, a cui si sarebbero sommate ‘le maggiori spese certe delle convenzioni, derivanti dall’applicazione dell’ISTAT annuale’ con ‘una riduzione effettiva della spesa per i servizi pari ad oltre 1 milione e 200 mila euro’”.
Preda, soprattutto, avvertiva di correre ai ripari in vista della confluenza dei servizi dal Consorzio alla Asp. “Anche questo appello è rimasto inascoltato e il virus di bilancio si è trasmesso alla Asp. Ma su questo – conclude Ancisi promettendo nuovi sviluppi – ho un’altra lettera illuminante”. (v.r.)
In allegato: la lettera firmata da Preda