
Esclusa l’esistenza di elementi di colpevolezza nei confronti di Carradori e Iacoviello
Il Tribunale del Riesame di Bologna, respingendo l’appello proposto dal P.M. nei confronti del provvedimento del GIP di Forlì, ha totalmente escluso l’esistenza di qualsiasi elemento di colpevolezza sia nei confronti di Tiziano Carradori, direttore Generale dell’Ausl di Ravenna che di Savino Iacoviello, direttore amministrativo dell’Ausl di Ravenna. Il Tribunale ribadisce in modo netto e deciso che l’attività posta in essere dagli stessi è stata oltre che corretta e trasparente, assolutamente coerente con i criteri di buona amministrazione e quindi legittima, nonché doverosa, visto i ruoli rivestiti all’interno dell’Area Vasta dagli stessi.
“La lettura – spiega una nota dell’Ausl – della motivazione con cui il Tribunale di Bologna ha respinto in ogni sua parte l’appello proposto dal P.M. Di Forlì Dott, Mancini avverso l’ordinanza del Gip di Forlì Dott. Trerè, che aveva in buona parte ridimensionato l’ipotesi accusatoria, ci conferma nel convincimento che avevamo espresso fin dall’inizio, quando mesi or sono avevamo appreso delle richieste gli arresti domiciliari in via principale e, in subordine, di misure interdittive nei nostri confronti per atti compiuti nell’esercizio delle nostre funzioni di coordinamento Area Vasta Emilia Romagna”.
“Avevamo dichiarato senza esitazioni di essere convinti di aver agito correttamente e che non potevamo che aver fiducia nella Magistratura, che non può che usare legalità nella sua suprema funzione del controllo della legalità stessa. Le ipotizzate accuse di aver indotto una funzionaria dell’AUSL di Forlì a modificare alcune clausole di un bando di gara e di averlo fatto con pressioni indebite e, addirittura, di aver turbato la libertà della procedura di gara, si sono dimostrate destituite di fondamento in fatto e in diritto.
Il tribunale ha esaminato in 40 pagine tutto l’iter procedimentale, ha analizzato partitamente tutti gli elementi indiziari addotti dal P.M. e quelli documentali della difesa e ha concluso per l’insussistenza dei due reati ipotizzati”.
“Di fronte ad un provvedimento che elimina ogni ipotesi di responsabilità si auspica che il procedimento sia al più presto oggetto di archiviazione”.