
La mostra dei progetti a palazzo Congressi fino al 23 novembre
È stata inaugurata questo pomeriggio negli spazi di palazzo dei Congressi la mostra espositiva dei risultati del primo workshop internazionale organizzato nell’aprile 2010 dalla facoltà di Ingegneria, sede di Ravenna, e la Scuola Superiore di Studi sulla Città e sul Territorio con la Technische Universität Wien.
Al centro dell’esperienza di collaborazione-gemellaggio tra l’università ravennate e il prestigioso politecnico austriaco, i lavori prodotti dagli studenti della Technische universitat sulla Darsena di città.
Gli elaborati, illustrati nel corso del convegno che ha aperto l’esposizione, sono stati realizzati sotto la guida di Manfred Wehdorn, tra i più rinomati progettisti e restauratori viennesi, e resteranno visibili al pubblico fino al 23 novembre.
“Si tratta di un importante esempio di interazione culturale, di cui Ravenna e la facoltà di Ingegneria sono state protagoniste, e che rappresenta al tempo stesso un forte stimolo per i nostri studenti universitari e un’occasione di apertura per la nostra città”, ha sottolineato il vicesindaco Giannnantonio Mingozzi. “Significativo è che questa esperienza di scambio si concentri sugli spazi e le architetture più rappresentative e al tempo stesso problematiche, dal punto di vista del recupero architettonico, della nostra città”.
I primi risultati della seconda edizione del workshop internazionale sul restauro, in corso in questi giorni, verranno invece stati illustrati domani mattina nell’aula Magna della facoltà di Ingegneria in via Tombesi dall’Ova 55, in occasione della giornata conclusiva dell’esperienza di studio. Il tema oggetto della settimana di lavori sono state le architetture e gli spazi urbani destinati all’Università, in particolare palazzo Guiccioli e palazzo dei Congressi.
L’iniziativa è organizzata dalla facoltà di Ingegneria, sede di Ravenna, Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, in collaborazione con Comune di Ravenna, Autorità Portuale di Ravenna, e con il sostegno di Fondazione Flaminia.