
La risposta dell’assessore al Movimento 5 Stelle
L’assessore provinciale ai parchi Eugenio Fusignani interviene in merito alla gestione del Parco del Delta:
“Stupisce notare che proprio la ‘nuova politica’ dei Grillini non colga la portata delle proposte avanzate in merito alla gestione del parco del Delta del Po.
Innanzitutto dal punto di vista amministrativo. La proposta avanzata prevede di azzerare totalmente i costi politici dell’amministrazione dei parchi, annullando i gettoni per presidente e consiglieri e affidando alle giunte provinciali le responsabilità amministrative, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali. Quale sarebbe il posto creato ad hoc per gli ex-assessori? Come si può, quindi, pensare che l’intenzione della proposta fosse quella di creare posti nuovi per politici, se non fosse, nella mente di chi ha maturato questo sospetto, ben radicata esclusivamente la vecchia politica?
Stessa considerazione per gli aspetti ambientali. Non è corretto affermare che la Provincia si sia disinteressata della gestione idraulica delle zone umide, visto che è l’unico Ente che, negli ultimi dieci anni si è preoccupato di reperire fondi per la manutenzione del sistema idraulico delle paludi del parco del Delta del Po (dall’Ortazzo al complesso Punte Alberete-Valle della Canna) e di chiedere ai gestori dell’acqua di effettuare gli sporadici impinguamenti idrici. Non sembra che l’attenzione dell’Ente Parco sia stata alta nei confronti delle zone umide ravennati, anzi, tutte versano in grave stato di sofferenza, proprio a causa del mancato ricambio idrico.
Le direttive comunitarie non stabiliscono alcun indirizzo per le forme gestionali dei parchi regionali degli Stati membri; l’unica cosa che chiedono agli Stati membri è di garantire uno stato di conservazione sufficiente per habitat e specie protetti, proprio quegli habitat e quelle specie che stanno scomparendo o sono già addirittura estinte, nel silenzio dei più, a causa dell’assenza di gestione idraulica, della penuria di acque dolci, dell’ingressione e intrusione salina non contrastate da efficaci politiche.
Portare più vicino al territorio la gestione di questi beni permetterebbe di mantenere più alto l’interesse delle comunità locali, attualmente assai scemato a Ravenna nei confronti delle nostre valli, ad un punto tale che non è possibile non sia stato colto dai Grillini, che sembrano svegliarsi solo quando qualcun altro propone soluzioni a problemi reali, invece che impegnarsi per formulare propri progetti.”