
Il consigliere: “E’ indispensabile arrivare ad una gestione unica”
Il consigliere comunale Gianfranco Spadoni commenta il rendiconto presentato da F.e.r. (azienda Ferrovie Emilia-Romagna) sui principali interventi infrastrutturali suddivisi per il territorio regionale.
“Come noto Fer rappresenta l’azienda a responsabilità limitata con capitale sociale a maggioranza pubblica composto dalla Regione, dall’azienda consorziale dei trasporti Act di Reggio Emilia e da tutte le province, la quale si occupa del settore trasporti su rotaie della nostra Regione.
Da un primo sguardo della tavola sinottica contenente il focus degli interventi, emerge immediatamente come le province di Ravenna e quella di Forlì non sono comprese nell’elenco delle infrastrutture da ammodernare, da qualificare o da potenziare, ed una prima risposta potrebbe teoricamente essere quella che la competenza è della RFI, vale a dire della Rete ferroviaria italiana.
Ammesso, tuttavia, esistano problemi di competenza, è fuori dubbio come la necessità di apportare miglioramenti ai nostri collegamenti da e per Ravenna, rappresenta un dato assolutamente inconfutabile. Basti citare, a titolo di esempio, la tratta Ravenna Ferrara, sulla quale, per certi aspetti, Fer non è in alcun modo esclusa da competenze e responsabilità dirette. L’aspetto, tuttavia, più inquietante, a mio parere, riguarda ancora una volta l’assenza degli enti locali dalla questione dei trasporti e dei collegamenti. In altre parole il nostro Comune, l’ Amministrazione provinciale e la Camera di commercio, non hanno fatto sentire la loro voce sull’argomento ed ora stiamo pagando un serio problema di collegamento e di adeguamento infrastrutturale che ha prodotto un serio isolamento della città.
In questo senso è mancata un’azione vigorosa tesa ad inserire Ravenna nel circuito importante della mobilità su rotaie proprio per aumentare la capacità d’attrazione del nostro territorio. Così com’ è indispensabile arrivare ad una gestione unica della rete ferroviaria di mobilità delle persone e delle merci, di tutte le province della Regione, inclusa la nostra. Non ci si può limitare sempre ad attribuire le responsabilità ad altri enti o organismi, quando, peraltro, è così evidente l’oggettiva carenza su questi temi ed un potere contrattuale davvero molto debole da parte degli enti pubblici locali”.