“Fronda” dei Repubblicani a San Pietro in Vincoli, presentato un documento da portare al congresso nazionale

Al circolo dei Repubblicani di San Pietro in Vincoli si è ritrovata la minoranza del Partito che ne chiede l’uscita dall’alleanza di centrodestra. “La distanza tra la politica e l’opinione pubblica è destinata ad aggravarsi, dobbiamo cambiare strada – ci spiega il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi -. I movimenti politici devono affrontare i problemi veri, non soltanto quelli di cui si parla sui giornali, ma per dare più voce alle forze politiche minori bisogna anche pensare a un’alternativa al bipolarismo. Speriamo che l’affluenza a questo appuntamento, con persone che vengono un po’ da tutta Italia, e il documento che presenteremo ci diano maggiore forza in occasione del congresso nazionale di dicembre”.

Ed è tornato sul bipolarismo Sergio Savoldi, del Pri bresciano, spiegando come oggi il quadro politico sia molto fluido, con cambiamenti che possono avvenire da un momento all’altro, ma con una sola certezza: la crisi del bipartitismo. “Bipartitismo nato in nome della governabilità, e che ha ampiamente dimostrato di non funzionare. E’ in crisi in Inghilterra, che ha una storia importante in questo senso, figuriamoci in Italia, con tutti i suoi campanilismi”.

E come si può uscire da questa situazione? Prima di tutto ci vuole una nuova legge elettorale, spiega Savoldi: “Se questo governo è forte e regge è solo grazie al premio di maggioranza”. Poi bisogna dare vita al terzo polo, quello che secondo le indagini del Corriere della Sera oggi sceglierebbe il 22% degli italiani e dove il Pri troverebbe, secondo Salvoldi, nuovi e vecchi elettori. L’importante, conclude Savoldi attaccando duramente il segretario nazionale del Partito Francesco Nucara per le sue recenti dichiarazioni (“Se non fosse stato per Berlusconi oggi non sarei segretario del Pri, sono suo amico da 10 anni”), è uscire dal centrodestra e smettere di appoggiare il premier solo per “gratitudine e riconoscenza”, cercando di riguadagnare dignità e riavvicinandosi ai problemi del Paese.

f.g.