
Ultim’ora: a causa delle avverse condizioni meteo, l’ordigno verrà fatto esplodere giovedì
Un’evacuazione esemplare. Sia a Porto Corsini che a Marina di Ravenna non ci sono stati problemi e i cittadini si sono dimostrati più che disposti a collaborare. Solo in un caso, a Marina, è stata sorpresa un’anziana donna che, in piena zona di evacuazione, stava rientrando a casa dopo aver fatto la spesa. La signora, completamente disinformata su quanto stava accadendo, è stata convinta a lasciare la propria abitazione dopo mezz’ora di ‘trattative’ con il personale della Protezione civile.
Ai cittadini di Marina e Porto Corsini sono andati i ringraziamenti del prefetto Riccardo Compagnucci e del sindaco Fabrizio Matteucci. “La loro collaborazione e il loro senso civico sono stati lodevoli, come del resto ci aspettavamo – ha dichiarato il primo cittadino -. Questo comportamento e l’efficenza con cui la Prefettura ha organizzato le operazioni hanno consentito il rispetto del cronoprogramma che era stato definito. Grazie a tutte le persone che hanno realizzato e collaborato a questa delicata operazione e hanno anche operato per ridurre il più possibile i disagi inevitabili”. Ringraziamenti per la professionalità e il coraggio anche agli artificeri del nucleo Sdai di Ancona.
‘L’operazione bomba’ verrà conclusa giovedì (non più oggi, come inizialmente previsto, perché le condizioni meteo rendono troppo rischiosa l’operazione), con il brillamento a 6 miglia di distanza dalla costa. La mina marina, dopo essere stata trasportata fuori dalle dighe (nel filmato è visibile la parte più delicata del viaggio dell’ordigno, cioè il passaggio tra Marina e Porto Corsini) e lasciata a ‘riposo’ per tutta la notte, sotto stretta sorveglianza della Capitaneria di porto e delle Forze dell’ordine, verrà fatta brillare. Gli effetti saranno spettacolari: l’esplosione, infatti, alzerà una fontana d’acqua di circa 200 metri. Se si pensa a cosa sarebbe accaduto se l’esplosione fosse avvenuta all’interno del Candiano, è facile capire il perché delle rigide misure di sicurezza imposte dalla Prefettura.
Se i disagi per i cittadini si sono conclusi ieri, anche con un paio d’ore di anticipo rispetto al programma, altrettanto non è per la navigazione. Alcuni tratti di mare saranno interdetti a qualunque imbarcazione; anche il trasporto di prodotti o energia tramite condotte sottomarine sarà interrotto.
Nell’operazione sono stati impiegati 350 uomini tra Forze dell’ordine, Capitaneria di porto, Vigili del fuoco, Croce Rossa Militare, Polizie locali, Servizio emergenza “118” e volontari del coordinamento provinciale. (v.r.)