
Chi assume insulina potrà riceverla subito dopo la visita di controllo
Semplificare la vita alle persone con diabete e nel contempo tenerle meglio sotto controllo. Sono gli obiettivi che l’Ausl vuole raggiungere con il progetto sperimentale di distribuzione diretta dell’insulina alle persone in carico all’unità operativa di diabetologia.
Il progetto, presentato in concomitanza con le iniziative per la Giornata mondiale del diabete, è partito all’inizio di novembre. Inizialmente, come ha spiegato il direttore sanitario dell’azienda, Andrea Rossi, si rivolgerà ai casi più complessi, cioè agli assistiti che assumono più di una dose di insulina al giorno e seguono terapie anche per altre patologie. Sono queste le persone che rischiano maggiormente di stancarsi e di abbandonare o modificare a loro piacimento il piano terapeutico.
Chi aderirà al progetto, al momento della visita dal diabetologo riceverà anche l’insulina e i dispositivi (strisce reattive e aghetti) per l’autocontrollo della glicemia. Il progetto è attivo sui tre presidi ospedalieri della provincia, anche se le modalità di distribuzione cambiano leggermente da uno all’altro. A Ravenna, la fornitura dell’insulina verrà fatta negli stessi locali che oggi distribuiscono il materiale necessario per l’autoesame. Dopo 2 mesi, il paziente verrà invitato per una nuova consegna di insulina, accompagnata dalla distribuzione di eventuali farmaci cardiovascolari in uso.
Al momento, per questo progetto verranno “arruolati” solo gli assistiti che risiedono nei comuni di Ravenna, Faenza e Lugo. Prossimamente verranno incluse anche le località decentrate, con distribuzione negli ambulatori infermieristici. Non è esclusa neanche la consegna a domicilio per le persone con problemi di mobilità.
Chi preferirà continuare a ritirare l’insulina in farmacia, con la prescrizione del medico di base, potrà comunque continuare a farlo. L’adesione al progetto, infatti, è volontaria. “Vogliamo modernizzare l’approccio alle persone con diabete – ha spiegato il responsabile della Diabetologia, Paolo Di Bartolo – con un lavoro di team. La funzione del diabetologo è quella di ‘guida’, ma un ruolo fondamentale hanno le altre figure professionali, dal medico di famiglia agli infermieri”.
Alla fine del 2009, in provincia di Ravenna le persone in carico al servizio di Diabetologia erano 16.700, quasi 3mila in più rispetto al 2004. Un dato che rispecchia la crescita mondiale di questa condizione, che oggi riguarda 300 milioni di persone, ma che si stima saranno 450 milioni nel 2030. Per capire il peso economico, basti pensare che il 14% della spesa sanitaria viene assorbito dagli interventi per il diabete. “Per questo – ha concluso Di Bartolo – è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione. E’ sufficiente una camminata di mezz’ora tre volte alla settimana per diminuire sensibilmente il rischio di sviluppare il diabete”.