
Suprani (Pri): “Alla data dell’accordo si era deciso di tenere conto esclusivamente degli iscritti ai Partiti”
“Leggo di alcune prese di posizione “in libertà” da parte di qualche esponente di Partiti che partecipano alle primarie di centro-sinistra. Opinioni tutte legittime, ma che necessitano di essere ricondotte nel contesto”. A tornare sul tema primarie è Claudio Suprani, Vicesegretario P.R.I. Ravenna.
“Per la prima volta a Ravenna le primarie non saranno solo del PD, ma dell’intera coalizione, ovvero di chi della coalizione intende farle. Per questo motivo come repubblicani abbiamo da subito detto che le regole non potevano essere quelle di un solo Partito (il PD), ma dovevano essere scritte ex-novo dall’intera coalizione. Ed abbiamo ritenuto giusto trasformare il dialogo sulle regole in confronto fermo perché, se non ci si intende su quelle, se non si condividono le regole, il resto è decisamente superfluo. E su questo assunto eravamo tutti d’accordo”.
“Veniamo all’oggetto del contendere. Si dice che il problema è costituito dal mancato voto agli immigrati ed ai minorenni. Nulla di più sbagliato. Il problema, semmai, è decidere se far divenire le Primarie qualcosa di serio, di politicamente valido, o trasformarle in una manifestazione propagandistica. Noi siamo convinti di doverci impegnare solo sulle cose serie, perché, per essere attendibili, le Primarie devono simulare in tutto e per tutto il voto elettorale reale. Da questo punto di vista, non si può transigere. Aggiungo che, in sede di trattativa, sul tema specifico del voto agli immigrati, come PRI abbiamo sostenuto, inascoltati, che era un errore consentirlo agli iscritti ai Partiti in quanto si sarebbe anche attuata una discriminazione con gli altri”.
“Va inoltre precisato che si è deciso di tenere conto esclusivamente degli iscritti ai Partiti alla data dell’accordo. Sul voto ai minorenni, invece, abbiamo sostenuto che potessero votare anche i giovani che compiono i 18 anni nel 2011; quindi di fatto il 19 dicembre prossimo potranno votare i 17enni. Infine, a chi dice che questa nostra posizione peggiore “addirittura” la Boss-Fini del 2002, faccio osservare che il Governo Prodi, sostenuto da chi ci accusa di oscurantismo, avrebbe potuto modificare quella legge nel senso auspicato dai “protestanti” di oggi. E noi ne avremmo preso atto volentieri. Ma la Legge non è stata cambiata, pur avendone quei Partiti la possibilità. Quindi le accuse rivolte a noi ci sembrano del tutto fuori luogo”.