Centinaia di studenti hanno seguito la conferenza dello psichiatra, che ha risposto alle loro domande

Alcune centinaia di studenti delle scuole superiori di Ravenna hanno assistito questa mattina alla conferenza dello psichiatra Paolo Crepet al Palazzo dei Congressi; altrettanti lo hanno seguito attraverso un collegamento audio video dalle sedi scolastiche di altri luoghi della provincia.

L’incontro è stato introdotto dal presidente di Confartigianato Daniele Rondinelli che ha sottolineato il successo della scuola per genitori avviata lo scorso anno con lo stesso Crepet, oltre 700 genitori partecipanti, e ha ringraziato la Fondazione Flaminia e la Fondazione Cassa di Risparmio per il sostegno. Il sindaco Fabrizio Matteucci nel suo breve saluto ha parlato dell’importanza di offrire il massimo delle opportunità ai giovani, di condividere le regole della società per vivere bene insieme. E ha aggiunto che che “le cose belle della vita devono costare un po’ di impegno”.

Dopo aver comunicato ai ragazzi un numero di cellulare cui inviare le loro domande (per tutelare la privacy dei ragazzi), ed essersi preso l’impegno di ripondere loro al termine della conferenza, ha iniziato una relazione “a braccio” di circa due ore. Si è servito di esempi di grandi figure del mondo attuale, da Steve Jobs della Apple a Nurejev, da Buzzati, Picasso a Fellini, per trasmettere alla platea l’importanza di seguire le proprie passioni “perché la passione ha bisogno di qualcosa di imprevisto”, del coraggio di conquistarsi le cose della vita, della disciplina necessaria per raggiungerle e sviluppare il talento, rifiutando la banalità delle comodità “perché tutto quello che è comodo è stupido” e di come tutto ciò sviluppi l’autostima.

Per contro, ha citato anche esempi negativi di una cattiva televisione, di una cattiva università, di una certa pubblicità che istiga al consumo di alcol e tabacco sfruttando testimonial cari ai giovani. “Non è giusto che gli adulti speculino su di voi, non fatevi fregare” , “Salvatevi, ribellatevi al 6 meno meno”, “Arrabbiatevi e lottate ”, “Non abdicate ai sogni e alle passioni se trovate ostacoli i famiglia” sono alcuni dei moniti che hanno scandito l’intervento di Crepet e che hanno strappato l’applauso dei ragazzi presenti in sala.

Le domande pervenute per iscritto a Crepet hanno toccato temi di attualità “Cosa ne pensa del trattamento televisivo sull’omicidio di Sarah Scazzi?” e ambiti più scolastici “Come fare per migliorare l’università italiana?”. Una ragazza ha chiesto: “Ho 15 anni e sono incinta. Mi dà un consiglio su come dirlo ai miei?”.