
Ancisi (LpRa): “L’evento è costato 100 mila euro, li pagano (al netto degli sponsor) i contribuenti”
“Sulle varie “Notti” festaiole offerte “gratuitamente” dal Comune di Ravenna alla cittadinanza, con la comprensibile larga affluenza di pubblico, tutte le valutazioni sono legittime. È certo, però, che, non essendo gratuite per la collettività, ogni valutazione corretta dovrebbe basarsi – così come in ogni famiglia avveduta – sul rapporto costo/benefici”. A parlare è Alvaro Ancisi, capogruppo LpRa in consiglio comunale.
“Ho più volte notato, però, che l’amministrazione comunale, solitamente molto ciarliera, non dà mai, nella produzione quotidiana di notizie a suo merito, anche evanescenti, alcuna indicazione sui costi di queste iniziative. Non è facile metterli insieme, neppure ai consiglieri comunali, perché sono dispersi in molti atti amministrativi, di cui le deliberazioni della giunta comunale e le determinazioni dei dirigenti sono pubblicate all’albo, ma non i provvedimenti di liquidazione che possono riferirsi a spese di gestione comprese in un insieme più vasto, dal quale non si distinguono. Supplendo ancora una volta al dovere di trasparenza della spesa pubblica che fa carico al sindaco e alla sua giunta comunale, ho tuttavia cercato di venire a capo, il più possibile, sui costi della recente “Notte d’oro” del 9 ottobre, che è stata intrecciata, dal 6 al 9 ottobre stesso, con l’iniziativa “La città che vorrei”. Ho così rinvenuto, in un arco di tempo da marzo a ottobre, 2 deliberazioni e 10 determinazioni di spesa”.
“Spese: in totale, le spese specifiche dichiarate assommano a 91.000 euro, per la massima parte esclusive della Notte d’oro, tra cui la più elevata, pari a 39.600 euro, è stata per il concerto di Samuele Bersani – noto cantautore di sinistra – (al netto dei rimborsi spesa per energia elettrica, SIAE e assistenza logistica). A questa cifra, va aggiunta una quota parte di 22.000 euro, che è il costo dell’incarico co.co.co conferito per coordinare Ravenna bella di sera, Notte d’oro/La città che vorrei e il progetto europeo Oralites. Sfuggono ad una quantificazione esatta i costi del personale dipendente dal Comune per la parte riservata alla complessa organizzazione di tali eventi, quelli per agenti e i mezzi delle forze dell’ordine mobilitate per l’occasione e quelli indistinguibili per il funzionamento degli uffici e le spese generali (telefoni, utenze, materiali di consumo, centro stampa, spese postali, ecc.). Si possono valutare, senza eccedere, tra 20.000 e 25 mila euro”.
“Entrate: le entrate, derivanti dalle cosiddette sponsorizzazioni, assommano a 23.300 euro, di cui 13.000 da due soggetti cooperativi e 10.300 da imprese commerciali. Possiamo dunque tranquillamente indicare in 100.000 euro il costo della Notte d’Oro e annessi pagato dai cittadini contribuenti del Comune di Ravenna. Mi astengo volutamente da ogni valutazione politica, che lascio ai lettori di questa nota, essendo mia intenzione solo quella di offrire loro (questo sì gratuitamente) un servizio di informazione, perché, su questo caso, giudichino da se stessi se i costi pubblici valgono i benefici pubblici”.