
Al teatro Rasi la nuova creazione di Marco Martinelli, musiche dei Fratelli Mancuso
Torna in scena in città – dopo il debutto nel luglio scorso al Ravenna Festival, e diverse repliche in tutta Italia - Rumore di acque del Teatro delle Albe. L’appuntamento è al Teatro Rasi da martedì 16 a sabato 20 novembre alle 21 (con eccezione di giovedì 18 quando lo spettacolo andrà in scena alle 11 del mattino per un pubblico di studenti, in collaborazione con la Casa delle Culture).
Come spiega la produzione, la nuova creazione drammaturgica di Marco Martinelli, che ne firma anche la regia, vede in scena l’attore Alessandro Renda con l’accompagnamento musicale dal vivo dei Fratelli Mancuso e delle loro musiche originali. Ad arricchire l’appuntamento – che chiude il prologo del Nobodaddy, progetto sulla scena contemporanea a cura del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro – è in programma sabato 20 novembre alle 18, sempre al Teatro Rasi, la presentazione del libro di Andrea Porcheddu e Roberta Ferraresi Questo fantasma. Il critico a teatro, edito da Titivillus; saranno presenti, oltre agli autori, anche Marco Martinelli e i critici teatrali Enrico Marcotti e Lorenzo Donati.
Un generale dai tratti demoniaci, unico abitante di una fantomatica isoletta tra l’Europa e l’Africa, evoca ossessivamente gli spiriti di coloro che in quel mare sono dispersi. Rumore di acque è la seconda tappa del trittico del Teatro delle Albe Ravenna-Mazara 2010 a cura di Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Alessandro Renda, dove Mazara del Vallo viene preso come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull’oggi. Su quella porzione di terra vulcanica e ribollente, in relazione a un altrettanto fantomatico Ministro dell’Inferno, l’oscuro personaggio pratica la “politica degli accoglimenti”: piegato su un ammasso di carte conta l’infinito numero di chi, nel tentativo di sopravvivenza, ha intrapreso la traversata nel buio ed è disperso in mare.
Il suo è uno sproloquio delirante, un flusso inarrestabile di numeri che, sepolti nel mare della burocrazia e dell’indifferenza, corrispondono a un vero e proprio sterminio. È un “oratorio per i sacrificati”, come lo definisce lo stesso Martinelli, che, ponendo ognuno di noi di fronte alla responsabilità nei confronti di questo sterminio aggiunge: “Siamo innocenti noi? Sono innocente io? Di tutte quelle tragedie che avvengono altrove, lontano dalla mia casetta, posso ritenermi non responsabile?”. Ideato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari (che con Enrico Isola firma anche spazio, luci e costumi), lo spettacolo è coprodotto da Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Ravenna Festival, “Circuito del Mito” – Assessorato al Turismo della Regione Siciliana.
La presentazione del libro di Andrea Porcheddu e Roberta Ferraresi, Questo fantasma. Il critico a teatro, sarà occasione per una discussione intorno alla necessità della critica teatrale e del suo ruolo politico, in un’epoca polverizzata e dispersa, dove il teatro può ancora farsi luogo d’incontro e di creazione di comunità.
INFORMAZIONI
Ravenna Teatro
via Roma, 39 – Ravenna
tel: 0544 36239