L’Associazione per la sinistra chiede un confronto serio e democratico

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Associazione per la sinistra che invita a una riflessione sull’organizzazione dei servizi sociali dopo lo shock del ‘buco’.

“La vicenda del cosiddetto ‘buco’ del Consorzio dei servizi sociali sta progressivamente diventando il principale oggetto del contendere del conflitto politico locale, ma nel dibattito in corso si lasciano spesso in secondo piano elementi a nostro avviso essenziali.
Il primo  e più importante è senza dubbio la condizione di centinaia di lavoratrici e lavoratori dei servizi, quasi tutti operatori delle cooperative. Questa categoria, negli anni, ha visto progressivamente svilire il proprio ruolo, ha dovuto sopportare ricatti occupazionali e penalizzazioni salariali, senza avere in cambio né riqualificazione professionale, né alcuna seria voce in capitolo sulla gestione dei servizi e subendo una cattiva flessibilità nell’organizzazione del lavoro, che produce seri carichi di affaticamento lavorativo e nega di fatto una progettualità educativa soprattutto a favore dei  diversamente abili.

Spesso, molti di questi operatori suppliscono con il proprio impegno personale e la propria motivazione alla disorganizzazione e alla penuria delle risorse. A nostro avviso è indispensabile che alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi venga innanzi tutto riconosciuta la stabilità economica e occupazionale, e in secondo luogo che essi vengano consultati e coinvolti nella discussione sul presente e sul futuro dei settori di intervento. A iniziare da un confronto serrato e serio (che deve riguardare tutta la città) sui limiti dell’esperienza di esternalizzazione dei servizi, le cui efficienza ed economicità si rivelano quanto meno dubbie.
L’altro aspetto che si deve affrontare senza indugio è quello della scarsa trasparenza nella gestione e in particolare delle nomine. Secondo noi manca completamente, a parte il criterio meritocratico, sul quale sarebbe comunque utile un approfondimento (che cos’è il merito, come lo si misura e chi lo deve valutare ?)  qualsiasi elemento di controllo democratico. Non vogliamo certo ritornare alla lottizzazione partitica da Prima Repubblica (per altro mai venuta meno anche nelle impostazioni aziendalistiche e manageriali), bensì crediamo indispensabile costruire dei nuovi strumenti di rappresentanza dei cittadini-utenti, del territorio e di chi opera nel settore.
L’Associazione per la sinistra, nell’intento di riportare la politica nell’alveo di un vero confronto basato sulla partecipazione, chiede a tutte le candidate e i candidati e ai gruppi politici impegnati nell’imminente campagna elettorale, di esprimersi con chiarezza e sottoporre le proprie proposte al giudizio degli elettori senza sotterfugi e scappatoie e senza anteporre gli interessi particolari a quelli della popolazione”.