
La replica di Luisa Babini (Pri) a Giovanni Paglia (Sel)
La candidata Pri alle primarie per la presidenza della Provincia Luisa Babini interviene in merito alle dichiarazioni del coordinatore regionale Sel Giovanni Paglia.
“Le opinioni non hanno una propria unità di misura che definisca quelle che sono giuste e quelle che sono sbagliate ed in democrazia hanno tutte la stessa pari dignità. Conseguentemente l’opinione espressa da alcune esponenti della Cgil ha delle basi e dei principi che, pur essendo discutibili per i repubblicani, hanno la loro propria rispettabilità – spiega la Babini.
Cosa diversa è l’affermazione del Coordinatore regionale di SEL Giovanni Paglia, apparsa sulla stampa locale, che commenta “il P.R.I. ha potuto dimostrare a se stesso di avere ancora bandierine sbiadite da piantare”.
Tale affermazione è offensiva e preoccupante: offensiva, per le secolari battaglie per la libertà e la democrazia che hanno contraddistinto i Repubblicani tutti ed in particolare quelli romagnoli e ravennati; preoccupante perché richiama il modo di pensare di culture politiche dove l’opinione doveva essere una, sola e indiscutibile.
I repubblicani di Ravenna non devono “piantare nulla” né dimostrare nulla; la nostra cultura laica e le nostre opinioni, rappresentate anche dalle nostre bandiere rosse con l’edera verde, un po’ sbiadite solo dagli oltre 100 anni della nostra azione caparbia, sono sempre state permeate da opinioni che nel corso della lunga storia del nostro Paese, dal Risorgimento ad oggi, si sono sempre rivelate quelle giuste.
Infine, nel merito specifico della “questione immigrati” (e noi non siamo per niente d’accordo con Maroni), riformuliamo la domanda: perché nei 2 anni del Governo Prodi, sostenuto da chi oggi attacca il Pri e che aveva Ferrero come Ministro della Solidarietà Sociale, perché non è stata cambiata la Bossi-Fini nel senso auspicato da Paglia e altri?
Quindi la sua richiesta di ripensamenti, ancorché legittima e garbata nei toni, non può che trovare risposta nella nostra caparbietà e fermezza, oltre che nel senso delle Istituzioni che sta alla base della nostra ferma posizione”.