La risposta di Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ad Andrea Maestri (Pd)

“Il capogruppo del Pd Maestri ama scagliare reprimende roboanti contro il sottoscritto, quando non sa come rispondergli. Non gli è piaciuta la mia nota di sabato scorso, che avevo titolato: ‘In Consiglio Comunale la prima parte del buco del Consorzio: tuteleremo i dipendenti delle cooperative, ma non accettiamo di condividere alcuna responsabilità con la maggioranza’. A parlare è il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi che risponde alle dichiarazioni del capogruppo Pd Andrea Maestri.

Ecco dunque che, secondo Maestri, Ancisi ‘cerca sguaiatamente di autoincensarsi ed attribuirsi meriti che non ha, nemmeno contraffacendo la storia’. Siccome scrive che ‘non c’è bisogno che Ancisi faccia anche il procuratore della repubblica mascherato’, si capisce che lo disturba il passo della mia nota in cui affermo che la denuncia alla Procura della Repubblica sui falsi di bilancio del Consorzio è stata “su mia iniziativa”.

È il meno che possa dire, stando al verbale della commissione d’indagine del 9 agosto, approvato da tutto i commissari, che ora riprendo nei passi sostanziali: “Il Presidente passa quindi alla consegna ai Commissari di copia (allegata al presente verbale) della denuncia da lui elaborata ai sensi dell’art. 331 del Codice di procedura penale, dopo aver consultato con attenzione disposizioni normative ed essersi avvalso di diversi pareri legali; Ancisi, in particolare, fa riferimento all’art. 331 del C.d.p.P. (“denuncia da parte di pubblico ufficiale”), al codice civile (per false comunicazioni sociali), all’art. 361 del C.d.p.P. (“reato di omessa o ritardata denuncia”). Ancisi conferma di essere ormai giunto alla determinazione di sporgere denuncia alla Procura; una decisione delicata, sofferta, che preferirebbe assumere ‘come Commissione, con il vostro accordo’… La complessità della questione è riconosciuta da Maestri; va svolto un doppio approfondimento, di natura tecnico-giuridica e anche più prettamente politica…si impone, del resto, una scelta ben ragionata, adeguatamente ponderata…: appare più logico, a questo punto, più serio, nonché ‘più tutelante per noi’ attendere il 20 settembre per la denuncia… Ancisi si dice disposto ad aspettare al massimo una decina di giorni, cui farà seguire la denuncia, al limite anche in qualità di consigliere comunale. Miria Venzi… sottolineato quindi come si sia finora proficuamente lavorato in collegialità, afferma che l’inaspettata proposta del Presidente richiede tempo per una riflessione ponderata, espressione di un modo politicamente corretto di procedere. Altrettanta correttezza, invece, non è ravvisabile nel comportamento del Presidente allorché non esclude di presentare la denuncia in veste di consigliere comunale”. Nella seduta della settimana dopo, tutti i commissari decisero di firmare la denuncia scritta da Ancisi, solamente ridotta di qualche passaggio non indispensabile dallo stesso Ancisi e dal segretario generale, consensualmente.

Si può negare che la denuncia, alla fine assunta all’unanimità, sia stata “su iniziativa” del presidente della commissione? Come negare l’evidenza.
Quando affermo che la maggioranza vuole addebitare ogni colpa ad un unico capro espiatorio, nella persona dell’ex direttore del Consorzio, Maestri mi accusa “di mentire sapendo di mentire. Nella relazione di maggioranza abbiamo dato oggettivamente atto degli organi e dei poteri consortili e di come è nato il disavanzo…Tutto il resto è un maldestro tentativo di Ancisi di giocarsi elettoralmente tutte le carte possibili, comprese quelle tarocche”.

La relazione della maggioranza non è altro che la relazione redatta dal segretario generale, per decisione della commissione, su iniziativa del presidente (ben registrata anch’essa nel verbale), per riportare l’esito delle indagini conoscitive svolte. Non l’ho potuta sottoscrivere, perché, tra l’altro, come i giornali hanno scritto perfino nei titoli, dava l’impressione di calcare la mano solo sull’ex direttore. Ma la delibera che il sindaco e la sua maggioranza ci hanno appena proposto di adottare sul conto consuntivo del Consorzio per il 2009, stabilisce di avviare “una specifica azione di responsabilità, presso le sedi giurisdizionali competenti, nei confronti dell’ex direttore del Consorzio nella sua qualità di direttore generale, responsabile finanziario nonché rappresentante legale”.

E l’assemblea del Consorzio che approvava i bilanci, presieduta dal sindaco di Ravenna? E il consiglio di amministrazione, nominato dall’assemblea, che li predisponeva? E il collegio dei revisori, nominato anch’esso dall’assemblea, che ne certificava la regolarità? Il direttore non è dunque l’unico capro espiatorio per la maggioranza? Maestri la racconti almeno con stile. Anche perché non può andare a finire così”.