
Il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, ha ascoltato le proposte fatte dal Comune
Oggi pomeriggio il direttore operativo del Giro d’Italia, Mauro Vegni ha incontrato i tecnici comunali e il “comitato di tappa” per esaminare le proposte e definire i dettagli circa la tappa Castelfidardo-Ravenna. Difficilmente, ha spiegato l’organizzatore dell’evento, verrà accettato il percorso studiato, che prevede una variazione fino a Marina e Punta, per questioni di distanze.
Infatti quest’anno il Giro sarà dedicato ai 150 anni dell’unità d’Italia, e dovrà quindi toccare ben 17 regioni senza aumentare i chilometri percorsi (circa 3500): sarà un giro fatto “di corsa” in tutti i sensi, rimanendo sui tracciati principali e senza perdersi nell’entroterra. I corridori arriveranno a Ravenna da Castelfidardo (via Adriatica) il 19 maggio, e la sera stessa ripartiranno per Belluno per la tappa del giorno successivo, portandosi dietro un esercito di 2000 addetti ai lavori.
Non c’è quindi molto tempo da dedicare ai dintorni di Ravenna. D’altronde, ha spiegato l’assessore Pericle Stoppa, la priorità del Comune è che il giro porti visibilità al patrimonio artistico e storico della città, sfruttando i servizi che verranno realizzati dalla Rai e mandati in onda nei programmi dedicati e sui telegiornali, senza contare la diretta (verranno ripresi gli ultimi 100 km) trasmessa in 160 Paesi.
Questo comunque il percorso proposto da Comune e comitato, alla quale l’organizzazione del Giro dovrebbe dare risposta entro una ventina di giorni: statale Adriatica – via Romea sud – viale Europa – circonvallazione Canale Molinetto – lungomare Colombo – viale delle Nazioni – via Trieste – viale Europa – via Bellucci – piazza Caduti – via Darsena – viale Roma (volata finale, come già nel 2005 con la vittoria di Petacchi).