Lezioni sul tema dell’omosessualità, la replica dell’Arcigay “Frida Byron”: “Il consigliere si renderà conto dei suoi pregiudizi”
“In risposta al comunicato del consigliere regionale del Pdl Gianguido Bazzoni, sui millantati pericoli associati all’intervento durante l’autogestione al liceo scientifico Oriani di domani, teniamo a chiarire che il nostro intervento non verte sull’omosessualità, ma sulla discriminazione”. Inizia così la replica dell’Arcigay Frida Byron alla nota di Bazzoni.
“Il nostro intervento di educazione non formale, formulato appositamente per le scuole, per consentire la comprensione profonda di concetti come stereotipo, pregiudizio e discriminazione, si occupa di omosessualità solo in termini di discriminazione.
Dopo aver sentito l’affermazione omofoba del Presidente del Consiglio, ‘Meglio guardare le belle ragazze che essere gay’, non ci stupisce il timore del consigliere regionale verso iniziative contro l’omofobia e il conseguente bullismo. Ma, come è noto, è dovere della scuola rimuovere ogni ostacolo che impedisca agli studenti di vivere serenamente la vita scolastica.
Forse non tutti conoscono gli effetti nascosti del bullismo omofobico: perdita di autostima, isolamento e allontanamento della classe, difficoltà di concentrazione e scarso rendimento scolastico, paura e rifiuto della scuola, assenteismo, depressione, autolesionismo, disturbi della personalità, tentativi di suicidio e suicidio.
Interventi che diano consapevolezza sui processi che collegano stereotipo a pregiudizio e pregiudizio a discriminazione, riducono questi effetti nefasti e limitano danni psicologici e tentativi di suicidio, donando a tutti una maggior serenità e rispetto verso la diversità, vera ricchezza della società.
Invitiamo il consigliere Bazzoni e tutte le autorità a partecipare al laboratorio perché possa verificare con i suoi occhi di avere un pregiudizio nei nostri confronti e imparando nel contempo a non fidarsi dei propri stereotipi nel valutare chi è diverso da sè”.