Presentata la “ricetta” per il rilancio di Lido di Classe

 




Hanno scelto un sexy shop come luogo per tenere la conferenza stampa con cui hanno presentato la loro ricetta per la valorizzazione di Lido di Classe. Con questa mossa, i Laburisti si sono aggiudicati la palma dell’originalità in questa campagna elettorale, almeno per quanto riguarda la scelta dell’ubicazione. 

“Basta darsi la zappa sui piedi – affermano Cesare Sama e Giuliano Bazzocchi -. Oltre a discriminare e ledere i diritti di tutta una serie di cittadini, le politiche proibizioniste attuate nei riguardi della “Bassona”, e la cattiva nomea attribuita a Lido di Classe e Lido di Dante, recano un forte danno economico a questa fascia costiera, precludendone il pieno sviluppo turistico. Per tali ragioni, noi Laburisti per Ravenna chiediamo alla politica un deciso impegno affinché si valorizzino le tante risorse naturali, e non, qui presenti, e si sfruttino al meglio le potenzialità già in essere.

Da tempo, infatti, Lido di Classe, nata come paese dormitorio, ha avuto una sua evoluzione. Oggi, quindi, non solo è un luogo assolutamente tranquillo, ma, grazie al collegamento con la Bassona, una delle aree naturalistiche più belle e incontaminate d’Europa, anche perché all’interno della Riserva Naturale della Foce del Bevano, ha tutte le caratteristiche per divenire un polo di forte attrazione.
Invece, la repressione indiscriminata attuata in questi anni e la costante persecuzione nei confronti di persone con orientamenti sessuali diversi ha finito con alienare a quest’area l’80% del turismo gay, cioè di cittadini che investivano qui e ora non lo fanno più. Allo stesso modo, non ha sicuramente giovato dipingere Lido di Classe, come pure Lido Adriano, quali posti border-line, perché oltre non corrispondere alla verità dei fatti, ne compromette lo sviluppo turistico. Piuttosto, bisognerebbe impegnarsi a promuovere quest’area attraverso un’offerta integrata, anche sul web, collegando strettamente Lido di Classe, Bassona, Lido di Dante, riserva naturale.

Per quanto riguarda in particolare il capitolo naturisti, possiamo capire che, causa vincoli di carattere paesaggistico, la Bassona venga interdetta, tuttavia, ciò non deve tradursi nello sparare ad alzo zero contro di loro, piuttosto occorre attivarsi per trovare location alternative”.