
La nota di Grandi (LpRa)
Dopo la lettera di Alessandro Bondi, collaboratore del Centro Sportivo Italiano di Ravenna, anche il consigliere comunale di LpRa Nicola Grandi interviene con un’interrogazione sul caso dello striscione per il torneo di street basket. “Data la finalita’ di promozione sportiva e l’aspetto innovativo della manifestazione come mai il comune non sia riuscito a farsi carico (almeno) dei costi per l’elettricità, ci si chiede come mai, in un parco di proprieta’ comunale, il Comune stesso non possa liberamente disporre degli spazi, almeno limitatamente alle manifestazioni dallo stesso patrocinate e/o sostenute a qualunque titolo e come mai non possa autonomamente decidere se e in quali occasioni illuminare il campo e se sia ragionevole che l’illuminazione dello stesso sia collegata all’impianto del bar (se il bar fosse chiuso come si procederebbe?).”
“Com’è possibile al di la’ di quanto sopra, che in occasione di una manifestazione concordata tra CSI e Comune, manifestazione senza alcun fine di lucro e con intenti condivisi e collaborativi, il Comune stesso, al di la’ di non aver contribuito economicamente, arrivi poi addirittura a richiedere il pagamento di una propria imposta, per uno striscione che esso stesso, attraverso i propri funzionari, aveva consigliato di affiggere?” Il consigliere poi chiede “Se alla luce di quanto sopra non si intenda, in accordo con l’assessorato allo sport dato il carattere della manifestazione, valutare una soluzione per rinunciare a quanto dovuto a titolo di imposta per l’affissione dello striscione, assumendosi la responsabilita’ almeno parziale del malinteso. Se, in quali tempi ed in quali modi si intenda comunque dare risposte concrete ad una associazione che svolge un così grande ruolo di promozione dell’attività sportiva ed alla quale (insieme ad altre) in occasione dell’incontro dalla stessa organizzato il 28 aprile scorso, sono state fatte direttamente dal sindaco importanti promesse, con le parole che riporto alla lettera “valorizzazione e sostegno del lavoro del volontariato sportivo”; con l’occasione ed in merito a quanto sopra, sempre a garanzia e tutela dello sport di base, si richiede che fine abbia fatto l’idea della grande polisportiva (sulla quale non ci stancheremo di incalzare l’amministrazione) il 10% degli introiti della quale sarebbero stati utilizzati per “lo sport di base”, senza che la situazione del Ravenna Calcio venga presa come scusa, stante la buona salute in cui versano comunque gli altri due sport che vi sarebbero stati coinvolti (volley e basket); si chiede di conoscere infine a quale stadio di avanzamento dei lavori si trovi la costituzione del “coordinamento dello sport” promesso anch’esso in occasione dell’incontro di cui sopra, struttura che in un’occasione come questa forse avrebbe potuto aiutare a sortire effetti diversi.”