
Nereo Foschini (Capogruppo Pdl in Consiglio comunale) e Alberto Ancarani (vice capogruppo, presidente commissione bilancio), intervengono sull’Azienda per i servizi alla persona.
“La notizia dell’uscita di scena di Sanzio Rossi che lascerà la poltrona di presidente di ASP alla stessa Susanna Tassinari, che di ASP è stata fino ad oggi direttore, è la rappresentazione plastica di come il PD consideri i consigli di amministrazione e le presidenze di organi a controllo pubblico null’altro che fonti di potere per le quali elargire poltrone rigorosamente lottizzate per i propri funzionari.
La stessa composizione del CDA appare l’esempio più degradante di quanto sopra descritto, con ex consiglieri comunali del PCI, tesserati di partiti privi di qualunque competenza in materia assistenziale, addirittura un cervese, nonostante ormai il Comune di Cervia abbia lasciato in gestione ad ASP praticamente solo le briciole dei propri servizi sociali.
D’altronde hanno l’ardire di giustificare questa operazione di cesello partitocratico come propedeutica ad una necessaria continuità, quando è evidente che la gestione per come si è manifestata fino ad oggi richiederebbe una forte discontinuità e non viceversa!
Peraltro troviamo intollerabile, anche se andrebbe definita una vera e propria presa in giro, l’annuncio della “ricerca di un percorso” per l’individuazione del nuovo direttore, che non pare altro che una giustificazione preventiva per il periodo, la cui lunghezza non ci annunciano per pudore, della permanenza in capo alla stessa persona sia del ruolo di direttore che di quello di presidente.
In attesa pertanto di conoscere cosa avranno partorito le poderose menti dei nuovi consiglieri di amministrazione, o – com’è più probabile – quelle dei funzionari di via della Lirica, il percorso per l’individuazione del nuovo direttore glielo ricordiamo noi, perché è la legge a prevederlo: un concorso pubblico, possibilmente non addomesticato”.
“Tanto più – prosegue il Pdl - che la nomina di Susanna Tassinari, come abbiamo denunciato a inizio consiliatura e come rispondendo ad una nostra interrogazione si è voluto negare ad ogni costo arrampicandosi sugli specchi, era fortemente discutibile dal punto di vista dei titoli per ricoprire quel ruolo come hanno dimostrato, per incarichi pubblici analoghi, numerose sentenze del Tribunale Amministrativo, l’ultima dell’ottobre scorso, per le quali gli amministratori che hanno fatto le nomine sono stati addirittura costretti a pagare i danni ai loro enti a causa dell’illegittimità delle stesse.
Ci aspettiamo pertanto che il nuovo direttore, sebbene di stretta osservanza partitica, perché siamo certi che questa volta non faranno l’errore di assegnare al Federico Fronzoni di turno, e dunque a un personaggio non organico il ruolo che Tassinari lascerà, almeno abbia i titoli e le competenze per svolgere una funzione tanto delicata quanto importante.
E comunque ormai siamo pronti a tutto: sappiamo bene che in questi casi, l’inventiva e la fantasia riescono a non avere alcun limite”.