Sarah Ricci spiega le motivazioni di Sel

“La convenzione FISM che ci viene proposta ha una durata di 5 anni, e prevede oltre agli adeguamenti ISTAT un aumento dei contributi non giustificato. Due elementi che non possiamo accettare, soprattutto in una fase di grande incertezza economica e difficoltà dei bilanci pubblici”. Così Sara Ricci, consigliere comunale di Sel, giustifica il voto contrario.
“Non si capisce infatti perchè non possa essere chiesta anche ai privati quella capacità di mantenere la qualità a costi invariati, che viene chiesta invece ai servizi erogati dal Comune. Nè perchè, alla luce di qualche positivo passo in avanti sul piano della trasparenza, che rivendichiamo come nostro, che permetterà di avere finalmente un quadro più chiaro dei costi effettivi di ogni scuola FISM, non si possa ipotizzare una verifica serrata in tempi brevi. Noi crediamo peraltro che tutta la cittadinanza dovrebbe essere coinvolta in un percorso di discussione sull’intero sistema scolastico del territorio, che ne valuti eccellenze, limiti e necessità, alla luce di nuovi bisogni, scarsità di risorse, riorganizzazione di molti elementi essenziali. In questo quadro dovremmo poter valutare anche il tema centrale del rapporto fra pubblico e privati, senza pregiudizi ideologici, ma anche senza rigidità come quelle che comporta una convenzione quinquennale”.
“Abbiamo provato, anche grazie ad una petizione firmata da 1500 cittadine e cittadini, a portare la discussione sui temi della trasparenza, della centralità dei bisogni dei bambini e delle famiglie, dell’innovazione nel rapporto con il privato. Si è preferito l’usato sicuro, anche se poco adatto alle strade strette e sconnesse del tempo presente. Abbiamo presentato alcuni emendamenti che provano a tracciare la via di una possibile alternativa, che costruiremo nei prossimi anni a partire un voto contrario che non ha nulla di ideologico, nè preconcetto”.