La nota di Paolo Guerra (Lega Nord)

“Premesso che il maltempo e il fenomeno nevoso che sta attraversando il nostro territorio è senz’altro quello più consistente  degli ultimi anni e tutti sono consapevoli delle difficoltà e dei costi relativi agli interventi anti-neve ma ricordando comunque che questo fenomeno era stato annunciato da settimane e, prima di interessare il nostro territorio, aveva già coinvolto con altrettanto insistenze le altre regioni italiane ed europee, ho ritenuto di presentare una interrogazione al Sindaco e all’Assessore competente circa l’impossibilità di accesso alle scuole comunali dopo diversi giorni dall’avvio del piano anti-neve”. L’intervento è del consigliere comunale Lega Nord Paolo Guerra.
 
“Ritengo che l’emergenza anti-neve non può prevedere l’attenzione alla sola fase di pulizia delle strade – aggiunge Guerra – ma debba, in modo responsabile e tempestivo includere i luoghi e i punti prioritari per altre esigenze primarie delle famiglie e fra queste, come in tutte le località ‘più evolute’, vi sia l’accesso alle scuole e il regolare svolgimento delle lezioni per i bambini e i ragazzi.

Considerando che già da lunedì 6 febbraio, a ben 5 giorni dal primo fenomeno nevoso, le scuole del Comune di Ravenna sono state chiuse, così come il 7 ed ancora mercoledì 8 febbraio resteranno chiuse nonostante le condizioni meteorologiche fossero favorevoli, va ricordato che le scuole delle località limitrofe a Ravenna hanno invece assicurato il regolare svolgimento delle lezioni in questo periodo. Sottolineando anche che l’esempio dato ai bambini e ai ragazzi non è così edificante e porta nel tempo a fargli pensare che di fronte alle emergenze, pur con il dispiego di risorse ed energie, diventi del tutto normale stare a casa da scuola o dal lavoro ho presentato una interrogazione chiedendo: 
1) Se dal 6 all’8 febbraio non fosse davvero possibile aprire le scuole assicurando così il regolare svolgimento delle lezioni che in località limitrofe è stato invece garantito.
2) Per quale motivo gli interventi per rendere accessibili le scuole non sono stati avviati contemporaneamente agli interventi sulle strade e comunque a cominciare almeno dai giorni di sabato 4 e domenica 5.
3) Se, nell’ambito di un razionale piano preventivo anti-neve, siano stati convocati i responsabili dei servizi di trasporto pubblico locale per un coordinamento che avesse potuto prevedere almeno il raddoppio delle corse cittadine in prima e tarda mattinata al fine di garantire ai ragazzi di recarsi a scuola anche accompagnati dai genitori, senza per questo intralciare le strade con mezzi privati”.