
Nuova edizione per il festival di musica contemporanea
Nuova edizione per “Transmissions”, il festival di musica contemporanea organizzato dall’associazione Culturale Bronson di Ravenna e curato quest’anno da Daniel O’Sullivan. Dal 14 al 17 marzo la rassegna si compone anche di un’importante sezione visiva con una mostra che inaugurerà venerdì 15 marzo alle 18.30 alla Galleria Mirada e un murale realizzato nei giorni del festival in una parete del Bronson.
Inaugura venerdì 15 marzo alle 18.30 alla Galleria Mirada la mostra Trans, curata sempre da O’Sullivan, in cui saranno esposte le opere di alcuni dei numerosi musicisti che si alterneranno nel weekend di concerti in programma a Transmissions. Molti infatti degli ospiti del festival sono personaggi che è difficile confinare nell’ambito ristretto di una categoria: in mostra difatti ci saranno disegni, video, fotografie che fanno parte di un percorso di ricerca che intende l’arte come totalità.
Gli artisti selezionati sono Charlemagne Palestine, Ian Johnstone, Serena Korda, Simon Fowler & Stephen O’Malley, Cathy Ward, Mark Titchner, David, C W Briggs, Alexander Tucker, Daniel O’Sullivan, Robert Aiki Aubrey Lowe,: ciascuno esporrà una propria opera nella mostra allestita fino al 17 marzo. La mostra sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Molte delle opere saranno però in vendita online sul sito della galleria anche successivamente.
All’interno di Transmissions vi sarà anche spazio per la creazione di un’opera di wall painting creata da Raymond Salvatore Harmon, artista statunitense conosciuto prima con il tag Beta e ora con Rsh. I suoi lavori sono stati ospitati dalle copertine del Los Angeles Times, Chicago Tribune, The Wire, New York Times, All About Jazz e moltissimi altri.
L’opera di Raymond Salvatore Harmon sarà inaugurata durante la serata di sabato 16 marzo al Bronson, lo storico locale ravennate sede di Bronson Produzioni, in occasione dei concerti di Julie’s Haircut, Grumbling Fur (Tucker/O’Sullivan), Daniel Higgs, Pharaoh Overlord (feat. Charles Hayward).