
La Polizia Provinciale, nel corso di controlli di polizia stradale, ha scoperto e sequestrato un congegno elettromagnetico che un autotrasportatore utilizzava per alterare le registrazioni del cronotachigrafo.
L’autoarticolato, adibito al trasporto merci, era condotto da un autista di nazionalità slovacca residente a Reggio Emilia ed è risultato di proprietà di una ditta di trasporti riminese.
Nel pomeriggio di ieri il mezzo stava transitando a Savio quando è incappato in un controllo di una pattuglia della Polizia Provinciale che, dall’esame dei dati del cronotachigrafo, verificava che l’autista risultava essere a riposo nonostante stesse guidando.
“Questa anomalia – spiega la Polizia Provinciale – poteva essere motivata solamente da una alterazione del cronotachigrafo che misura i tempi di guida e riposo dei conducenti. Dalle verifiche successive, gli agenti rinvenivano all’altezza del collegamento tra trattore e semirimorchio, una calamita di piccole dimensioni che inibisce il segnale del sensore dello strumento. Questo stratagemma viene messo in opera da certi camionisti al fine di protrarre la propria attività lavorativa oltre l’orario previsto facendo sembrare di aver rispettato i tempi di guida e di riposo previsti dalla normativa”.
L’uso del cronotachigrafo è obbligatorio su tutti i veicoli adibiti al trasporto di cose o di persone con un peso complessivo superiore alle 3,5 tonnellate ed è previsto da una normativa in materia sociale che tende ad armonizzare, a livello europeo, gli standard di sicurezza nel mondo dell’autotrasporto.
“Il problema della regolarità di questi lavoratori – prosegue la Polizia – è importante anche in relazione alla sicurezza stradale messa in pericolo da un impegno alla guida troppo prolungato che pregiudica concentrazione e prontezza di riflessi e può essere causa di incidenti stradali”.
Al conducente sottoposto al controllo è stata elevata una sanzione pecuniaria di 1.682 euro ed è stata sospesa la patente fino a tre mesi. L’autotrasportatore dovrà inoltre certificare la regolarizzazione del cronotachigrafo a pena del fermo del veicolo per un mese.