
Un libro sulla storia del naturismo in Italia a cura di Jean Pascal Marcacci
La storia del nudismo in Italia tra tolleranza e repressione, con un’appendice dedicata alla spiaggia della Bassona. L’avvocato bolognese di origine belga Jean Pascal Marcacci, noto a Ravenna per la sua battaglia a difesa dei naturisti nella spiaggia vicina a Lido di Dante, continua a rivendicare la sua fede libertaria con un libro “Storia del nudismo”, edito da Edizioni del Girasole.
Dalle origini del naturismo italiano, da ricercare nella scultura neoclassica del Canova, passando per la storia giuridica che lo ha attraversato, Marcacci traccia il percorso di un fenomeno “percepito come una timida conquista per un paese sempre in bilico tra tolleranza e repressione”.
“La storia del nudo-naturismo in Italia è la metafora di quella ‘spiaggia della libertà’ che è la Bassona a Ravenna, storica spiaggia nudista, che dopo anni di successi e conflitti oggi ha quasi più avversari di un tempo, perché qualcuno si annida sempre fra le dune, soprattutto tra le dune mentali del vecchio conformismo” – spiega Marcacci.
Il viaggio parte dagli anni ’60, quando la Bassona iniziò ad accogliere i primi pionieri del naturismo (“in quegli anni raggiungerla era un’avventura, magari a bordo delle prime Fiat 500 che il boom economico aveva regalato agli italiani”), passando dagli anni ’70 con l’insediamento dei nudisti nella foce del Bevano, fino agli anni ’80, quando droghe di vario tipo fecero il loro ingresso sulla spiaggia e cominiciarono furti e devastazioni ai capanni e alle tende. Negli anni ’90 la situazione tornò tranquilla: le presenze di naturisti italiani e stranieri che soggiornavano in campeggio divennero costanti e continuarono a crescere fino ad oggi.
Con un ricco inserto fotografico a colori l’autore racconta “la battaglia della Bassona e le sue truppe combattenti” fino ad arrivare ad un piccolo manuale d’uso in cui vengono illustrati i problemi di convivenza tra naturisti e tessili ma anche con voyeur, esibizionisti e scambisti.
“Nonostante il nostro sia un paese cattolico solo sulla carta e democratico solo quando conviene – chiarisce Marcacci – il terzo millenio si è aperto con l’auspicio della liberazione completa del costume e dal costume in molti pubblici paradisi in libertà, in questa piccola Italia del naturismo”.