“Pista impraticabile”

 

Il dolore per la morte di un collega, l’accusa sulle condizioni di sicurezza delle gare. Il pilota ravennate Marco Melandri ha commentato il tragico incidente avvenuto nell’avvio della gara motociclistica della categoria Supersport a Mosca, in cui ha perso la vita Andrea Antonelli. Il giovane, 25 anni, di origini perugine, è scivolato sulla pista resa scivolosa dalla pioggia, cadendo a terra: è stato investito da un altro pilota.

L’incidente ricorda quello nel quale morì il 23 ottobre 2011 Marco Simoncelli  a Sepang, in Malesia. Secondo Marco Melandri, che si è aggiudicato a Mosca la gara 1 della Superbike, la pista era impraticabile, non si doveva correre. C’è un problema di sicurezza, ha detto il centauro ravennate, ma è difficile fermare le corse. Melandri ha alzato la mani per chiedere la sospensione della gara di Sbk a due giri dalla fine. “Passo per rompiscatole”, ora Melandri spera che “l’orrenda tragedia” faccia aprire gli occhi, e che i piloti siano maggiormente tutelati.