L’intervento di Sarah Ricci (Sel)

“Oggi in Italia i Sinti e i Rom, denominati “zingari” e “nomadi” in maniera dispregiativa, sono spesso ancora oggetto di emarginazione e discriminazione, che talvolta sfocia nel pregiudizio etnico”.  L’esponente Sel Sarah Ricci interviene sul tema dell’integrazione anche in relazione alle recenti vicende avvenute a Classe, dove sarebbero emersi una serie di conflitti tra alcuni cittadini e i nomadi presenti nella frazione.  
“Pare evidente  - spiega Ricci nell’interrogazione rivolta al sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci – che nell’affrontare una questione di rilevante impatto sociale, sia finora mancata o non sia stata sufficiente una parte di lavoro, che riteniamo non più rinviabile: è mancato il lavoro di comunità. Parliamo di quel lavoro affidato ai mediatori sociali, che attraverso l’incontro e il dialogo, costruendo percorsi di cittadinanza responsabile, favoriscono e determinano benessere e percezione di sicurezza urbana, stimolando e sostenendo cura e funzione degli spazi pubblici.

Ravenna può fortunatamente vantare da anni l’azione promossa dall’amministrazione del nostro Comune attraverso Citt@ttiva, che si ispira al riconoscimento del diritto alla differenza e quindi al riconoscimento dell’alterità come occasione di incontro tra diverse società e culture capaci di generare un migliore modo d’essere.

Per questo ci chiediamo e chiediamo al Sindaco, se anche in questo caso non sia utile e urgente attivare fin da subito un percorso di mediazione sociale per promuovere una cultura dell’incontro, della socialità e della legalità tra cittadini favorendo la riapertura di comunicazione tra le istituzioni, i cittadini di diverse culture, le associazioni del territorio”.