
“E’ stato praticamente disatteso”
Paolo Guerra, capogruppo Lega Nord Romagna in consiglio comunale interviene in merito al riordino scolastico “praticamente disatteso”, paventando un “effetto-domino”. “In occasione della manifestazione tenutasi sabato in Piazza del Popolo sono stato contattato da alcune famiglie che hanno i propri figli presso la Scuola Ricci Muratori – rileva Guerra – per ascoltare le istanze dei genitori in quanto erano a conoscenza di una mia interrogazione sul tema che giace dal 2013. Lungi da me, in quella manifestazione spontanea e totalmente apolitica, intervenire direttamente, ma in qualità di Consigliere di opposizione ho il dovere di ricordare che il movimento che rappresento attualmente in Comune disapprovò fermamente le modalità e le tempistiche per realizzare degli Istituti Comprensivi.
Ma se questo appartiene ormai alla storia di questa città, che tutto perdona e tutto dimentica a questa longeva amministrazione, io vorrei ricordare la mia interrogazione del 30 settembre 2013 che richiedeva una verifica sugli spazi a disposizione nelle classi di tutte le scuole dopo il “riordino scolastico” congiuntamente ad una indagine per la sicurezza negli accessi. E il dispositivo chiedeva di cominciare proprio dalla Scuola Randi, intimamente collegata alla Ricci Muratori che già lo scorso anno manifestava alcune perplessità sugli spazi a disposizione delle classi. L’interrogazione, che per Regolamento dovrebbe trovare risposta in 30 giorni, a distanza di oltre un anno è quanto mai attuale e viene nuovamente sollecitata per bocca di famiglie e genitori che si sono trovati in Piazza del Popolo. Era notorio già da anni che la zona Sud di Ravenna presentasse criticità notevoli per tutti coloro che provengono da zona viale Randi, Berlinguer, Newton, Fosso Ghiaia, Classe, Ponte Nuovo, Lido di Dante, Madonna dell’Albero, S.Bartolo, Villanova, San Marco e Borgo Montone.
Ma le risposte del Sindaco Matteucci, in Piazza del Popolo privo del proprio Assessore alla Cultura, pare non offrano un quadro chiaro dei tempi effettivi per gli ampliamenti delle strutture scolastiche e questo potrebbe comportare conseguenze negli Istituti Comprensivi”.