
Oggi andrà verso Durazzo, direzione Montenegro
Michelangelo e la sua avventura sui pedali
Una vera e propria avventura quella in cui si è tuffato Michelangelo Vignoli, il giovane ragazzo di Alfonsine che questo lunedì, 22 aprile, è partito da Atene in sella alla sua bicicletta per una lunga pedalata di circa 2000 chilometri che lo riporterà a casa.
Noi di Ravenna24ore, dopo l’intervista prima della sua partenza, ci teniamo in contatto con lui per seguirlo nelle sue avventure che, senza dubbio, non mancheranno in questi giorni.
Mercoledì 24 aprile
Nella serata di mercoledì era giunto al termine della seconda tappa e ci ha raccontato quanto segue.
“Ieri sono uscito da Atene (martedì 23 aprile), fortunatamente non sono stato investito dal folle traffico che caratterizza Atene nella mattina; uscito dalla città ho preso un percorso costiero impegnativo: qua le montagne sono a strapiombo sul mare, quindi era un sali e scendi continuo con salite anche abbastanza ripide”.
Da qui il nostro giovane avventuriero è arrivato verso Corinto, poi ha proseguito ancora un po’ ed infine è arrivato al campeggio dopo ben 150 chilometri di tappa.
“E’ stata una tappa molto lunga però volevo ‘mettere alla prova’ le mie gambe.
E’ stato faticoso perché qua le pendenze sono abbastanza importanti e inoltre tirava del vento. Vento che, fra l’altro, ho preso anche oggi (24 aprile) ancora più forte”.
Nella mattina del 24 aprile è partito dal campeggio in direzione Patrasso: arrivato poco prima della città (anche qui con una strada in costante sali e scendi), Michelangelo ha percorso un ponte di circa tre chilometri: “Qui avevo un vento laterale di 50/60 km orari che mi ha reso la bicicletta praticamente inguidabile, si spostava continuamente a destra e a sinistra. Sceso dal ponte ho affrontato una salita durissima e mi sono addentrato in una parte della Grecia poco battuta, praticamente inesplorata, non c’era nulla, non c’erano hotel nè campeggi, c’era solo un bar con poche persone che non parlano una parola di alcuna lingua che non fosse la loro.
Mi sono fatto capire a gesti e mi hanno consigliato di accamparmi in un parcheggio: ho montato la mia tenda per la notte nel bel mezzo del niente.
Domattina ripartirò (dopo aver dormito con un occhio chiuso e uno aperto) ed andrò verso nord al confine con l’Albania. Il vento sembra essersi leggermente calmato, fa abbastanza caldo, però di notte siamo sugli 8-10 gradi, quindi fa un po’ fresco per dormire in tenda. Sono fiducioso che domani vada tutto abbastanza bene e che le gambe girino ancora. Ora sono distrutto, oggi ho fatto 138 chilometri”.
Giovedì 25 aprile
Il 25 aprile Michelangelo è rimontato in sella per un nuovo giorno alla scoperta di territori da lui mai visti prima.
“Sono ripartito dopo aver dormito quasi zero perché ero accampato ai margini di una strada in un punto un po’ malfamato che non mi faceva sentire molto al sicuro, sentivo dei rumori strani, gente passare, quindi ho dormito poco e male per via della preoccupazione”.
Anche in questa giornata la tappa di Michelangelo è stata montuosa: “Sono passato per delle zone in mezzo al nulla della Grecia, dove ci sono solo pochissimi paesini, nient’altro che montagne, sembrava di essere rimasti indietro nel tempo, le macchine che passavano erano vecchissime, i cani randagi sbucavano qua e là, c’erano delle pellicce attaccate alle recinzioni, è stato davvero molto strano”.
Dopodiché è arrivato sulla costa ed ha percorso un tunnel di tre chilometri che lo ha portato a Preveza. Da qui ha proseguito nonostante qualche problema meccanico alla bicicletta.
“Ho passato la notte in un bellissimo villaggio di pescatori che è poco più a nord verso il confine con l’Albania – ci racconta Michelangelo – Era bellissimo, estremamente caratteristico, con tanti canali che l’attraversavano, ricordava quasi Cesenatico, ma era molto più piccolo”.
Venerdì 26 e sabato 27 aprile
Il giorno dopo, 26 aprile, è giunto a Saranda, mentre il 27 aprile: “Ho affrontato quella che forse (spero) era la tappa più dura di tutto il viaggio, con tantissime montagne da passare (ce n’era anche una sopra ai mille metri). Oggi è stata una giornata davvero moto faticosa, ora sono in Albania a Valona.
Ho mangiato e mi sono sistemato e domani, 28 aprile, mi dirigerò verso Durazzo in direzione Montenegro. Io sto abbastanza bene, sono un po’ stanco perché sto facendo tutte tappe montuose sopra ai 100 km, d’ora in poi, invece, le tappe saranno sempre più pianeggianti. Oggi ho preso pioggia, sole, caldo e freddo (sono arrivato in cima a una montagna e c’erano sei gradi) è stata davvero molto dura, le pendenze hanno toccato anche il 22/23%”.
Questo era l’ultima dichiarazione rilasciataci da Michelangelo nella serata di ieri con la promessa di risentirci fra qualche giorno. Noi auguriamo al giovane ciclista una splendida avventura, divertimento, ma soprattutto tante esperienze che lo arricchiscano contribuendo a renderlo ancora di più cittadino del mondo consapevole. Buon viaggio Michelangelo!
Valentina Orlandi