Un colpo nella notte fra venerdì e sabato e due tentativi ieri sera

Filo spinato, telecamere e allarme non fanno demordere i ladri

Brutti colpi a raffica per diverse famiglie che vivono nella zona inclusa fra le vie Felisatti, Lovatelli, Vallona e Morelli le quali sono vittime da diverso tempo di continue e ripetute intrusioni e tentativi di furto nelle loro abitazioni nonostante, per proteggersi, abbiano speso decine di migliaia di euro per telecamere di videosorveglianza, inferriate ed allarmi, ma non solo.

L'immagine delle videocamere che riprende l'uomo intrufolatosi nel cortile di una delle abitazioni in questione

Grande polemica si sta infatti innalzando in quanto queste famiglie hanno deciso, per preservare la loro sicurezza quotidianamente minata da terzi, di alzare le reti divisorie fra i loro cortili interni (proprio da queste erano soliti passare i ladri scavalcandole per saltare da un cortile all’altro) e collocarvi in cima un filo spinato. Per tale decisione sono stati tutti multati dalla polizia locale, ma le sorprese non sono finite qui perché, oltre che dalla sanzione, in questi giorni gli abitanti sono stati raggiunti anche da altre tre brutte visite.

Tre intrusioni in pochissimo tempo

Nella notte fra venerdì e sabato, verso l’una, un ladro è riuscito ad intrufolarsi nell’abitazione di un’anziana signora, purtroppo il colpo questa volta è riuscito: l’uomo, mentre era intento ad accaparrarsi la refurtiva, ha fatto rumore svegliando l’anziana la quale, terrorizzata, ha urlato mettendo in fuga il ladro.

La vittima ha allertato i carabinieri i quali si sono immediatamente recati sul posto, ma ormai il malfattore era riuscito a far perdere le proprie tracce.

Con un intervallo di tempo così breve da essere agghiacciante, ecco che ieri sera, 25 agosto, verso le dieci, un secondo tentativo è stato compiuto.

Questa volta il malintenzionato si è intrufolato da un altro accesso in via Felisatti ed è passato poi per i cortili interni: uno degli abitanti della zona l’ha visto ed ha cominciato ad urlare mettendolo in fuga.

Immediatamente lanciato l’allarme al 112, la pattuglia si è precipitata sul posto, ma dell’uomo nessuna traccia, almeno per qualche ora. Sì, perché il ladro, non contento e di certo non spaventato da nulla, riparte all’attacco nello stesso luogo a mezzanotte, solo due ore più tardi.

Anche qui il tentato furto è stato sventato da uno degli abitanti che, gridando, ha fatto scappare ancora una volta il malfattore.

“Pensiamo si tratti sempre dello stesso uomo – affermano alcuni degli abitanti del quartiere – è alto e agile. Ormai conosce bene la zona e la collocazione delle videocamere tanto da passare nelle aree meno inquadrate e sempre con cappello e qualcosa che gli copra il volto. Abbiamo inoltre notato che questi episodi si verificano soprattutto nel weekend, ma è accaduto anche in altri giorni della settimana, anche se con meno frequenza. Siamo stufi”.

Gli abitanti del quartiere non hanno pace: ricordiamo ad esempio quando, nel febbraio 2019, un uomo, che abita in una di queste abitazioni assieme alla moglie, mentre era in casa ha visto nelle riprese delle telecamere di sicurezza un individuo incappucciato e a volto coperto che si aggirava all’interno del suo cortile. 

Il filo spinato e la multa

Come detto in precedenza, dopo le numerose intrusioni che hanno destato sempre più preoccupazione in tutti gli abitanti, molti di loro hanno deciso di prendere provvedimenti per aumentare la difesa e la sicurezza delle proprie abitazioni.

Hanno quindi provveduto ad installare sistemi di videosorveglianza, inferriate, allarme e sensori luminosi di movimento, ma ciò non è bastato, le intrusioni continuavano regolarmente ad avvenire.

E’ così che è nata l’idea di prendere ulteriori provvedimenti: le famiglie hanno così innalzato le reti che dividevano i loro cortili interni ed hanno collocato in cima ad esse un filo spinato.

Qualche settimana fa è giunto loro il verbale della polizia locale con una sanzione di 50 euro per l’installazione del filo spinato.

La polizia municipale si rifà al comma 3 dell’articolo 11 del Regolamento urbanistico edilizio (Rue) del Comune di Ravenna nel quale si legge che “E’ fatto divieto dell’uso di filo spinato e/o di qualsiasi altro materiale che per forma possa costituire pericolo”.

Le famiglie si rifanno all’ultimo capoverso del comma 4 dell’articolo 11 del Rue il quale afferma che: “’Le recinzioni interne a delimitazione di confini laterali non sono soggette ad alcuna limitazione ad eccezione della parte più prossima alla sede stradale” e, dato che le loro reti delimitano solo aree private lontane dalla sede stradale, hanno pensato fosse legittima la loro collocazione.

In questi giorni seguiranno chiarimenti sulla questione.

Valentina Orlandi