Matteo Cagnoni (foto di repertorio)

Dopo 3 ore di camera di consiglio confermate le aggravanti di premeditazione e crudeltà

È arrivata nella serata di ieri, giovedì 26 settembre, la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Bologna che, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, ha condannato all’ergastolo Matteo Cagnoni, ancora assente dall’aula per motivi di salute, per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri, uccisa il 16 settembre 2016 a bastonate in una villa disabitata in via Padre Genocchi, a Ravenna.

Dopo 3 ore di camera di consiglio confermate quindi le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, che erano già state riconosciute nella sentenza di primo grado. Entro 60 giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza; molto probabile, comunque, un ricorso in Cassazione da parte della difesa del dermatologo, che aveva chiesto di sottoporre l’imputato ad una perizia psichiatrica.