
Dramma per le due figlie di 3 e 6 anni
Donna strangolata, arrestato il marito
Questa mattina, giovedì 19 dicembre 2019, a Glorie di Bagnacavallo, è stato trovato il corpo senza vita di Elisa Bravi, una donna e madre di 31 anni.
Elisa è stata strangolata al culmine di una lite familiare nel corso della notte fra mercoledì e giovedì.
Il marito della donna, sottoposto a interrogatorio dal pm di turno, Lucrezia Ciriello, ha confessato ed è stato arrestato dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, la coppia stava attraversando un periodo difficile della relazione ed era seguita da un consulente.
Sempre secondo l’Agenzia Nazionale Stampa Associata, in base a quanto riferito dall’indagato agli inquirenti, la donna sarebbe stata soffocata a mani nude, poi l’uomo avrebbe tentato di rianimarla e ha chiamato egli stesso carabinieri e 118.
Sul luogo del delitto è giunto il procuratore Alessandro Mancini.
Le figlie di 3 e 6 anni sono state affidate ai nonni e ai servizi sociali.
Il cordoglio dell’amministrazione comunale
“L’amministrazione comunale di Ravenna esprime profondo cordoglio per la morte della ravennate Elisa Bravi e la propria vicinanza alle due figlie della vittima dell’ennesimo femminicidio.
Un momento così drammatico deve una volta di più far capire quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sul tema della violenza contro le donne, rilanciando l’appello a tutte coloro che ne sono vittime a rivolgersi ai centri antiviolenza (1522 il numero unico nazionale che si può contattare ventiquattr’ore su ventiquattro).
Proprio per dare parità di servizi a tutte le donne vittime di violenza della provincia di Ravenna, a discapito del comune di residenza, è in essere un protocollo d’intesa, grazie al quale ogni donna possa sentirsi accolta e protetta in ogni centro antiviolenza, tra il Comune di Ravenna, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, i Comuni di Cervia e Russi, l’Ausl della Romagna e le associazioni Linea Rosa (per Ravenna, Cervia e Russi), Demetra (per la Bassa Romagna) e Sos donna (per l’Unione Faentina) insieme all’associazione Donne in aiuto”.