Maurizio Bucci (foto di repertorio)

Dopo la denuncia dei quattro capigruppo di opposozione, Ancisi, Alberghini, Gardin e Ancarani, che qualche giorno fa segnalavano 160 filodiffusori, definiti “abusivi”, pendenti per le strade del centro storico a Ravenna, l’imprenditore Maurizio Bucci, chiamato in causa in quanto proprietario dell’impianto, acquisito dopo il fallimento della Valerio Maioli Impianti, risponde su Facebook annunciando la prossima rimozione delle apparecchiature.

“Cavoli tutta l’opposizione così impegnata – scrive Maurizio Bucci –. È vero comprai l’impianto pensando di utilizzarlo con il Comune per diffondere un po’ di musica o altro in centro storico. Poi vi furono molte difficoltà e ho lasciato perdere e me ne ero scordato. Ringrazio i consiglieri Ancisi, Ancarani, Alberghini, Gardin per il documento congiunto e il grande sforzo comune per prepararlo. Ho già provveduto ad inviare comunicazione al comandante della PM con la quale mi impegno alla rimozione delle casse acustiche non più funzionali al progetto iniziale”.

Ma il noto imprenditore non si ferma, e dalle pagine di un giornale online ravennate passa al contrattacco contro i quattro consiglieri firmatari della denuncia. Secondo Bucci dietro alla segnalazione si nasconde una questione politica interna all’opposizione che, a suo dire, andrebbe alla fine solo a favorire il PD. L’imprenditore, fondatore e Presidente della Lista Civica La Pigna, definisce “allucinante” la denuncia, aggiungendo che sarebbe bastata una chiamata privata per sistemare le cose. Quello che sembra certo è che la querelle potrebbe anche non essere finita qui.