
Installate alla presenza vicesindaco Fusignani del due targhe in mosaico bizantino nel vicolo che congiunge via Portone con via Rampina
Questa mattina, lunedì 18 settembre, il vicesindaco Eugenio Fusignani è intervenuto alla cerimonia di intitolazione all’artista Antonio Rocchi di un vicolo del borgo San Biagio che congiunge via Portone con via Rampina, con lo scoprimento delle targhe dedicate.
“Sono fiero di questa intitolazione – ha affermato Fusignani – che peraltro avviene nelle vicinanze dell’abitazione del nostro illustre concittadino che, oltre ad essere un mosaicista di valore e tra i fondatori dell’Accademia di Ravenna, partecipò da mazziniano alla lotta di liberazione combattendo nella 14^ Compagnia Mazzini della 28^ Brigata Garibaldi. Questa intitolazione è quindi un omaggio alla sua vita e alle sue opere, diffuse in Italia e all’estero. Sono certo che avrebbe molto apprezzato l’intitolazione di un vicolo perché nonostante il valore e il talento, anzi forse proprio per questo, era una persona umile, così come sarebbe stato felice che uno dei due lati del vicolo guardi a un melograno, pianta vicina al senso del mosaico e allo spirito di comunità per l’aggregazione individuale dei chicchi a comporre un unico frutto. La vicinanza al melograno non sarebbe passata inosservata al talento artistico, allo studio della simbologia e al libero pensiero di Rocchi. Allo stesso modo sarebbe stato felice che a scoprire le targhe siano state delle giovani studentesse. Questa intitolazione rappresenta il primo passo verso la realizzazione di un museo a cielo aperto dedicato a Rocchi così come auspicato dall’associazione Dis-ordine e sostenuto dall’amministrazione comunale”.
Le targhe installate sono in mosaico bizantino ravennate di smalto vetroso e materiale lapideo su supporti in terracotta realizzate nel Laboratorio dell’Associazione Dis-ORDINE dalle mosaiciste Sofia Laghi, Marianna Luordo, Isabella Merendi e Francesca Sansavini con il coordinamento di Elena Pagani e Marcello Landi, il supporto tecnico di Edoardo Missiroli e il contributo dei maestri scultori Mirta Morigi e Mauro Bartolotti.
Antonio Rocchi
Rocchi nasce a Ravenna nel 1916, ed ha sempre abitato in via Portone. Frequenta l’Accademia di Ravenna dove conosce Ines Morigi Berti con la quale inizia una sodale amicizia artistica, che durerà tutta la vita. Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna inizia a lavorare con Ines Morigi ai mosaici del Palazzo del Mutilato di Ravenna. Durante la Seconda guerra mondiale partecipa alla lotta di liberazione combattendo nella 14° Brigata Garibaldi. Sarà tra i fondatori del gruppo mosaicisti dell’Accademia di Ravenna. Gino Severini lo chiamerà a Parigi come insegnante di mosaico alla Scuola di Arte all’Ambasciata italiana. Col maestro Severini inizia una collaborazione, attraverso la quale realizzeranno alcuni mosaici esposti alla biennale di Venezia del 1950, che proseguirà poi con lavori a Zurigo.
Rocchi eseguirà per Severini a mosaico la via crucis esposta ancora oggi nella strada a Cortona in Toscana, città natale del maestro. Negli anni 60 vincerà alcuni concorsi per opere a mosaico in luoghi pubblici: Firenze, Ferrara, Ravenna alla Camera di Commercio, Istituto Ginanni e altri. Realizza tra gli altri il mosaico di Chagall esposto al Mar. Nel 1959 sarà tra i fondatori dell’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna.
Anna De Lutis lo definisce ” l’artista gentiluomo “. Giulio Guberti scriverà di lui “siamo di fronte ad un artista, un uomo e un mosaicista di spessore non solo provinciale “.
La sua grande produzione di opere è presente in molte collezioni non solo in Italia e come ha scritto Danilo Montanari “Rocchi ha interpretato senza fronzoli la figura dell’intellettuale sempre aperto al confronto con le nuove generazioni, nessuno ha mai pensato a lui come a un ‘vecchio’ sia che fosse al Bar Mosaico, nei Caffè di Piazza del Popolo o nella sala del Camino della Casa del Popolo.
In una lettera l ‘amico Arthur Miller ringrazia Rocchi per i disegni che gli diede quando in viaggio a Ravenna andò a trovarlo nello studio. Quei disegni, che incorniciati furono appesi nel ranch a Roxbury in Connecticut, dove il noto drammaturgo visse con Marilyn Monroe.
L’Associazione Dis-ORDINE con questa intitolazione del vicolo più stretto di Ravenna ad Antonio Rocchi pone una tappa fondamentale sulla realizzazione del progetto VIA PORTONE MUSEO DEL MOSAICO A CIELO APERTO, in fase di realizzazione nell’ambito della VIII Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo con il Patrocinio e il contributo del Comune di Ravenna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dell’Ordine della Casa Matha.