Riguardo il gruppo di LAVORO CHE DOVRA’ ELABORARE IL “DOSSIER” PRO
CANDIDATURA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA…
Scorgo i nomi e i “titoli”. Si può dire che qualcuno, data la sua posizione nell’economia culturale cittadina, lascia al quanto perplessi ? Si nota un grande assente, la scuola. A parte l’Accademia delle Belle Arti, non c’è nessuno che venga dalle superiori in giù, eppure la scuola, quella che si fa tutte le mattine al suono della campanella, è la più grande agenzia culturale (e educativa) cittadina. O no ?
Secondo Cassani il gruppo avrebbe il compito di partire dalla “definizione dei tratti identitari” della città. E non si capisce se sul piano culturale o, tout court, su un piano sociale nel suo complesso. Vuol dire che dobbiamo aspettare che si pronunci il Gruppo per capire chi siamo e dove andiamo ? E se, putacaso, la mia identità non coincidesse con la definizione del nostro Gruppo ( “digiamolo” : una tale operazione è degna di un minculpop…) ? Detto in parole più esaustive : dovrei far definire i miei tratti identitari della genìa di Panebarco, per citarne uno, e col massimo rispetto. Comunque ringrazio l’amministrazione e in particolar modo l’assessore Cassani. C’è molto materiale per una farsa. Ho il sospetto che però non verrebbe accolta come produzione cittadina. Mancano del tutto, in questa storia fatta di solennità da “nascita di una nazione” e di pomposi annunci, l’ironia e il senso del ridicolo.
Saluti non identitari…