Riceviamo e pubblichiano una nota del Movimento 5 stelle e Ravenna Viva.
Tira aria di elezioni e gli amministratori volenterosi ne approfittano.
Tra i primi a scendere in campo c’è l’assessore Fusignani che propone di dividere in due il Parco del Delta del Po, autocandidandosi a Presidente del “suo” parco, il Valli e Pinete di Ravenna.
In aperta controtendenza ed in contrasto con lo spirito e le direttive comunitarie (ma in linea con lo stile leghista emergente) il presidente-ombra del neocostituito parco avoca alla Provincia e direttamente a sé le competenze e la gestione dell’area protetta di Ravenna attualmente all’interno del Parco regionale del Po.
Una prima domanda ci viene spontanea: sarà declassando a livello provinciale una istituzione che per l’intrinseco valore internazionale degli habitat coinvolti doveva essere almeno nazionale, che si otterranno attenzioni e risultati migliori degli attuali (dicasi soprattutto finanziamenti europei)?
La seconda domanda da porsi è la seguente: ma
Semmai, ci risulta che abbia invece tollerato e condonato quella frangia di ‘padroncini del territorio’ che hanno sempre osteggiato l’istituzione del Parco del Delta imponendo alla Regione che proprio valli e pinete rimanessero aperte alla caccia.
Forse l’assessorato di Fusignani pensa di impossessarsi anche delle proprietà del demanio nazionale, oltre che di quelle comunali, e di inserire nel suo parco anche le Riserve Naturali dello Stato?
Vorremmo poi che venisse chiarito cosa intende l’assessore quando vuol “centrare l’obiettivo di ridare alla comunità ravennate quei beni ambientali di cui molti si sono sentiti espropriati”: trattandosi dell’obiettivo centrale è bene che espliciti compiutamente chi e cosa è stato espropriato alla comunità ravennate.
Forse allora sarà chiaro se la sua autocandidatura è solo una mossa preelettorale o se vi sono dei secondi fini.
Seconda discesa in campo, questa volta dell’assessore Dradi: giornate ecologiche per ripulire
Ma qualcuno maliziosamente ci ha chiesto: ma chi le ha sporcate, le pialasse se non gli unici che le frequentano? Cacciatori, pescatori e capannisti! Allora forse, anziché concedere l’onore di questa operazione di pulizia (oltre che delle pialasse anche dell’immagine dei suddetti), in futuro sarà meglio chiedere l’onere delle pulizie.
Movimento 5 Stelle Ravenna e Ravenna Viva