(foto di repertorio)

Ancarani (FI) propone un Question Time per lasciarla aperta, Articolo Uno e Sinistra per Ravenna chiedono di ripristinarla: “Occasione per la mobilità sostenibile e di riqualificazione della città”

Mentre è ormai imminente il varo del nuovo Ponte Teodorico che, nonostante i tanti ritardi, dovrebbe riaprire attorno ai primi di marzo, a Ravenna scatta il dibattito sulla ZTL di via di Roma.

Quest’ultima era stata sospesa, concedendo il transito del traffico, come misura provvisoria durante la chiusura del ponte, ma ora Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, propone, tramite un question time al Sindaco, di lasciarla aperta anche una volta tornato operativo il Ponte Teodorico.

“Sottolineato che in questo periodo il traffico cittadino è apparso molto più scorrevole – scrive Ancarani – consentendo ai veicoli di percorrere distanze minori in tempi più brevi, producendo pertanto un generale minor livello di smog nell’aria e determinando inoltre maggior risparmio per gli utenti. Rilevato che con l’apertura del Ponte Teodorico diminuirebbe comunque il traffico nel citato tratto di via di Roma anche qualora venisse lasciato liberamente transitabile.

Considerato inoltre che molti cittadini hanno giudicato positivamente l’opportunità di poter liberamente transitare nel tratto in argomento e la sua percorribilità ha anche reso più sicura la zona in orari notturni cosa che potrebbe portare l’amministrazione a valutare almeno in via sperimentale di proseguire nell’attuale regime di libero transito nonostante la riapertura del ponte.

Si interroga la S.V. per sapere se non ritenga utile valutare di lasciare il tratto di via di Roma da via Carducci a via Alberoni liberamente transitabile anche quando verrà riaperto il Ponte Teodorico, eventualmente anche in via sperimentale”.

Articolo Uno e Sinistra per Ravenna contrari

Contrari alla proposta Articolo Uno e Sinistra per Ravenna, che rispondono oggi ad Ancarani in una nota: “La apertura del nuovo, riqualificato Ponte Teodorico, che ci auguriamo imminente, deve essere l’occasione per superare immediatamente  le soluzioni emergenziali che hanno riportato traffico veicolare in via di Roma e nel cuore del centro cittadino, con i conseguenti effetti di congestione e smog a tutti note, e deve essere occasione per migliorare e completare i percorsi pedonali e ciclabili per una mobilità sostenibile e pulita e per riqualificare la città estendendo le positive esperienze di riutilizzo di importanti spazi urbani per bar e ristoranti, per la vita sociale e culturale dei cittadini e per il turismo”.

“Sarebbe infatti un gravissimo errore tornare indietro – scrivono i due gruppi –, non tenendo conto del Referendum con il quale la stragrande maggioranza dei cittadini di Ravenna decise di interrompere l’attraversamento degli assi stradali centrali (via di Roma e via Guaccimanni) e  ignorando tutte le indicazioni dell’ Unione Europea sulla mobilità sostenibile e la riqualificazione ecologica delle aree urbane.

A tal proposito condividiamo le sollecitazioni pervenute da più parti di ricercare le soluzioni più idonee per dare continuità al percorso ciclopedonale, oggi interrotto tra  Porta Serrata e la rotonda dei Goti, che da Via S. Gaetanino deve portare, in condizioni di sicurezza  al Ponte Teodorico e a tutti i percorsi ciclabili che da esso partono verso il Parco Teodorico, la Darsena di Città, la ciclabile del mare per Punta Marina e Marina di Ravenna, ma anche verso il villaggio S. Giuseppe, la pineta S. Vitale, e verso Porto Corsini-Marina Romea in vista del prossimo collegamento con la Ciclovia nazionale ‘Adriatica’”.