La cappella del Generale Severoli ed i platani che delimitano la via

A delimitare la via dedicata al generale Severoli, di cui si celebra quest’anno il bicentenario della morte, sono i platani più vecchi della Provincia.  Da più parti se ne chiede la valorizzazione.

Uno scorcio evocativo che sembra dimenticato. E’ il caso di via Severoli, a Fusignano, strada dedicata all’omonimo generale, Filippo Severoli il cui nome figura anche nell’Arco di Trionfo di Parigi, quale unico italiano. La sua storia infatti, è legata a filo doppio a Napoleone Bonaparte, suo mentore. “Fusignano conserva una grande memoria napoleonica – spiega il lughese Angelo Ravaglia, appassionato di storia locale. “Questo grazie a Filippo Severoli, generale di divisione del napoleonico Regno d’Italia, dotato di eccezionale valore e coraggio. A Severoli è stata intestata la via nei pressi della casa di famiglia in cui è morto. Distrutta nel corso della seconda guerra mondiale, ne resta testimonianza la cappella  con la tomba  del  generale”.  Quest’anno cade il bicentenario della morte del Generale, commemorazione che sarà celebrata dal Museo del Risorgimento di Faenza, sua città natale. “Quello della tomba di Severoli è uno scorcio ottocentesco dimenticato dietro l’angolo che andrebbe riscoperto soprattutto grazie alla presenza di un filare di platani secolari, i più antichi della Provincia, che delimitano la strada che portava all’antico ponte sul Senio. Tali alberi – continua Ravaglia – andrebbero protetti e tutelati, liberati dalle auto parcheggiate e muniti di panchine d’epoca. Seppure pesantemente  potati, sono molto suggestivi con la corteccia a scaglie bianche e marroni, ultimi testimoni della Fusignano verde di un tempo , quella “de’ bösch”. Meriterebbero un vincolo di protezione da parte della Soprintendenza ai Beni culturali, storici ed ambientali mentre la Regione prevede degli appositi fondi per il recupero di queste realtà storiche. In particolare – propone Ravaglia –  il tutto potrebbe essere inserito in un breve itinerario romantico  culminante nella rampa che porta alla sponda del fiume da cui  si apprezza una vista panoramica sulla città. Una passeggiata “napoleonica”, una eco in Romagna della grande Storia, ossia promenade Severoli. Un  possibile richiamo storico-turistico, anche oltralpe – conclude – da abbinare alla colonna dei Francesi a Ravenna dedicata alla memoria del condottiero Gaston de Foix e della prima battaglia combattuta con armi da fuoco.