
Primo summit per avviare una sinergia di studio e di azione sui temi più attuali legati al cambiamento climatico, e per trovare soluzioni concrete
Maggiori e più approfondite conoscenze tecniche condivise, maggiore utilità per il sistema, a supporto concreto delle comunità in una fase di mutamento del clima. All’insegna dell’unità di intenti e di un’azione sinergica comune si è svolto ieri, venerdì 7 aprile, nella sede dell’autorità di bacino distrettuale del fiume Po a Parma, il primo incontro dell’ente col dipartimento nazionale del Cnr, il consiglio nazionale delle ricerche. All’evento erano presenti, oltre a Fabio Trincardi, direttore del dipartimento di scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente Fabio Trincardi, i vari istituti che si occupano delle tematiche locali, tra cui l’Irpi, istituto di ricerca per la protezione idrogeologica; l’Ismar, istituto di scienze marine; l’Iret, istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri; e l’Irsa, istituto di ricerca sulle acque.
L’incontro è stata l’occasione per dare concreta operatività al Protocollo d’intesa quinquennale, sottoscritto dall’autorità distrettuale del fiume Po, dal Consiglio nazionale delle ricerche e da diciannove università del distretto del Po. L’accordo si pone, nello specifico, lo scopo di sviluppare e di pianificare politiche di difesa del suolo, di valorizzazione delle risorse, di mitigazione del rischio idrogeologico e di tutela delle acque del grande fiume.
Alessandro Bratti, segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale del fiume Po, coadiuvato in aula da Moroni, Colombo e Tornatore, dirigenti, ha illustrato l’attività fattiva dell’ente di pianificazione e gli auspicabili punti di contatto sulle molteplici tematiche comuni.
L’incontro, che, come affermato in una nota, si è svolto in un’ottica sinergica e di consolidamento dell’operatività tra l’autorità distrettuale del fiume Po e i quattro dipartimenti del Cnr, è stato il primo passo per l’attivazione del Protocollo, che ha l’obiettivo di creare una banca dati per le amministrazioni locali come futura base operativa per la pianificazione delle politiche pubbliche sui temi del dissesto idrogeologico, degli ecosistemi terrestri e marini, e delle risorse idriche, termina la nota.
In merito all’incontro svoltosi ieri, venerdì 7 aprile, nella sede dell’autorità di bacino distrettuale del fiume Po a Parma, si è espresso Alessandro Bratti, segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale del fiume Po, con le seguenti parole: “Questa autorità ha in essere una salda intesa con diciannove università e con lo stesso Cnr, ma proprio per questa ragione, l’incontro di ieri, molto mirato, anche coi direttori dei singoli istituti, vuole essere un ulteriore valore aggiunto fattivo al fine rendere fruibili, in modo continuativo e condiviso ed in tempi adeguati, le conoscenze dei nostri enti, che hanno la responsabilità ufficiale degli studi e dei dati più aggiornati che emergono a seguito delle più approfondite rilevazioni e monitoraggi dei singoli settori esaminati”, ha concluso Bratti.