
Il libro, edito da “Girasole guide”, vuole sia raccontare gli otto monumenti “Unesco” di Ravenna, sia il motivo per cui, ultimamente, si sia tornato a parlare di essi
Nel settore dell’editoria, tra le novità del 2022, è presente anche il manuale illustrato intitolato “Il sito Unesco di Ravenna – otto monumenti di valore universale”, scritto da Giovanni Gardini, Linda Kniffitz e Maria Grazia Marini ed edito da “Girasole guide”.
Con 176 pagine contenenti duecento foto a colori e con un formato di 13 centimetri per 20 centimetri, questa guida del sito “Unesco” di Ravenna, composto da ben otto monumenti, tra cui il battisteri neoniano, il battistero ariano, la cappella arcivescovile, la basiliche di sant’Apollinare nuovo, la basilica di sant’Apollinare in Classe, la basilica di san Vitale, il mausoleo di Galla Placidia e il mausoleo di Teodorico, è dedicata sia agli appassionati di architettura e di mosaico, sia ai cultori di arte sacra, sia ai visitatori di Ravenna ed è acquistabile al prezzo di 10€.
Proprio i monumenti trattati all’interno del libro, afferma una nota, hanno contributo a rendere Ravenna patrimonio dell’umanità dal 1996, sia per i suoi beni culturali paleocristiani e bizantini, sia per la suprema maestria artistica dei suoi mosaici. A Ravenna, infatti, la tecnica del mosaico, già diffusa in tutta l’area del bacino mediterraneo, da decorazione pavimentale si eleva lungo le pareti e sulle cupole, con un’irripetibile armonia architettonica e con un potente apparato iconografico. Non è un caso se nei mosaici ravennati vengono narrati i testi sacri attraverso le immagini, in grado di rappresentare le prime raffigurazioni dell’iconologia cristiana; uomini e donne; santi, vescovi e vergini; un’imperatrice con le sue principesse e animali, fiori e stelle. Il risultato è una combinazione di realismo e di simbolismo unica al mondo, un punto di partenza imprescindibile per gli sviluppi successivi nella storia dell’arte universale.
La bellezza di Ravenna è, così, nascosta sia all’interno di battisteri, di basiliche e di mausolei, sia nei tesori di luce e di colore che il suo patrimonio musivo sprigiona da secoli, prosegue la nota. Il mosaico diventa, quindi, uno strumento utile sia a raccontare storie che a rappresentare lezioni e sogni; metafora e reale allo stesso tempo; un qualcosa di concreto, di solido e di resistente.
Lo scopo di questo libro è sia raccontare, in ordine non cronologico, di battisteri, di basiliche e di mausolei; tutti luoghi che, nel passato, erano dedicati al ritrovarsi degli uomini in comunità (cioè, rispettivamente all’inizio della vita, rappresentato dai battisteri; allo svolgersi della vita, rappresentato dalle basiliche; ed alla fine della vita, rappresentata dai mausolei), sia narrare il motivo per cui, negli ultimi anni, si sia deciso di tornare a raccontare nuovamente questa straordinaria storia, conclude la nota.