La Pro loco di Faenza fa partire una raccolta fondi

Il parco Tassinari, uno dei più antichi della città, dall’estate 2008 è abbellito da un’originale scultura lignea lunga 24 metri, intitolata “Bagno nella favola”, che raffigura una delle fiabe più famose e amate: “Biancaneve e i sette nani”. L’opera è stata realizzata tra l’estate del 2007 e quella successiva dal noto scultore ceramista faentino Giorgio Palli. L’artista, originario di San Cassiano, ha utilizzato il tronco del cedro del Libano, per l’esattezza un Cedrus Deodara, alto 25 metri e di età compresa tra i 150 e i 200 anni, che da circa sette anni e mezzo si trovava disteso in quello stesso parco Tassinari. Il cedro secolare era infatti crollato a causa della fortissima bufera di vento che investì la città il giorno di Santo Stefano del 1999.

Oggi, su invito e sollecitazione di cittadini e turisti, si vuol fare un passo ulteriore, ovvero rendere visibile l’opera anche nelle ore serali, allestendo un apposito sistema di illuminazione. Del progetto se ne è fatta carico la Pro loco, la quale, in accordo con l’amministrazione comunale, ha lanciato una sottoscrizione per raccogliere le risorse necessarie.
Il progetto prevede un costo di circa 7.000 euro. Per sostenerlo, i contributi potranno essere versati, senza spese, sul c/c n. 182242, intestato alla “Associazione Pro loco Faenza”, in tutte le sedi e filiali della Bcc Ravennate e Imolese (coordinate bancarie: Iban IT88Z 08542 23700 000000182242; Codice Bic ICRAITMMF20), indicando nella causale: “Scultura lignea Palli”.

“Questo intervento, come altri analoghi avviati e che avvieremo sul territorio – sottolinea il vice sindaco e assessore al turismo Massimo Isola –, punta alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della nostra città. Si tratta, infatti, di un progetto condiviso con alcune  associazioni faentine, affinché la qualità riconosciuta dei nostri parchi, delle nostre aree verdi e delle opere d’arte in essi compresi, diventino sempre più un patrimonio diffuso per i cittadini e i turisti.” “Il metodo della condivisione e dell’operare insieme – conclude Isola –, che anche questo intervento al parco Tassinari conferma, crediamo possa raccontare meglio il territorio e la storia della comunità all’insegna di quella qualità della vita per la quale ci stiamo impegnando con serietà e passione”.