Il consigliere Nicola Grandi (LpRa) presenta un’interrogazione al sindaco

“Il servizio di traghetto fra le località di Marina di Ravenna e Porto Corsini continua a riproporre le sue criticità raggiungendo anzi livelli di disservizio mai toccati prima”. A parlare è il consigliere comunale di Lista per Ravenna Nicola Grandi secondo cui il problema principale (per la stagione in corso) si ripresenta ogni qual volta transitano sul canale imbarcazioni in entrata o in uscita dal porto: “in attesa del loro passaggio il traghetto resta fermo ed addirittura vuoto fino a quando il passaggio non si sia completato rendendo necessarie attese che arrivano a durare anche 30 minuti”.

Il consigliere spiega poi che sul lato di Porto Corsini “la necessità di salire a bordo dalla rampa “provvisoria” (o almeno apparentemente tale) costringe gli utenti che devono imbarcarsi a piedi in bicicletta o con un mezzo a due ruote, per evitare di corrispondere una tariffa maggiorata acquistandola a bordo, a recarsi alla vecchia biglietteria posta in prossimità della vecchia rampa di accesso, compiendo un tragitto di alcune centinaia di metri.

Seppur questo non rappresenti un grosso problema in sé per sé (ma pensiamo se li deve percorrere un disabile magari in carrozzina) il lato comico della vicenda è che in alcuni casi il tempo occorrente per andare ad acquistare il biglietto finisce per far perdere l’imbarco, generando ulteriore ritardo in attesa del successivo, mentre nessun cartello informa in modo chiaro del disservizio.

Il tutto senza considerare la non trascurabile cifra di ben 3 euro che occorre sborsare per attraversare con l’autovettura, una tariffa senz’altro onerosa soprattutto se rapportata al servizio reso”.

In un’interrogazione Grandi chiede al sindaco: “di verificare per quale motivo si renda necessaria una così lunga attesa durante il transito di imbarcazioni e come mai il traghetto, durante tali soste, non imbarchi neppure i passeggeri e se non sia possibile operare in maniera da ridurre i tempi di attesa;

-Di verificare se il ripristino della vecchia rampa di accesso non possa risolvere questo inconveniente, e nel caso di attivarsi per far sì che tale ripristino avvenga nel minor tempo possibile;

-Di verificare comunque, fino a quando la rampa originaria non verrà ripristinata, la possibilità di spostare la biglietteria automatica più vicino alla rampa utilizzata attualmente oppure di voler prevedere, nel periodo transitorio e nella logica più economica del più banale buon senso, l’annullamento della tariffa maggiorata nei casi di acquisto del biglietto a bordo da parte di pedoni, cicli e motocicli;  

-Di voler verificare per quale motivo, malgrado tutti i cartelli segnaletici e le informazioni on line riportino alla lettera, come orari di apertura, il  ”raddoppio” del servizio negli orari di maggiore affluenza (dalle ore 19.00 alle ore 02.00) il raddoppio di fatto venga interrotto  ben venti minuti prima e se sia possibile attivarsi per ridurre la portata di tale disservizio”.